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Orvieto. Potrebbe finire in procura il preventivo 2009

A sollecitare in tal senso il presidente del consiglio comunale Marco Frizza, il consigliere del Pdl, Pierluigi Leoni che ha fatto mettere agli atti dichiarazioni pesanti. "Il bilancio di previsione 2009 e il bilancio triennale 2009-2011 - ha scandito Leoni - furono redatti in palese violazione del principio di veridicità fissato non solo dalla morale e dalla logica, ma espressamente dalla legge"

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ORVIETO - Potrebbe finire in procura il preventivo 2009. È questo il colpo di scena finale che, giovedì a tarda sera, ha riservato il consiglio comunale che ha approvato la manovra di riequilibrio da 7 milioni di euro, resasi necessaria proprio in virtù dell'eccessiva "prudenza" - come l'aveva definita all'epoca lo stesso Mocio - del preventivo 2009. A sollecitare in tal senso il presidente del consiglio comunale Marco Frizza, il consigliere del Pdl, Pierluigi Leoni che ha fatto mettere agli atti dichiarazioni pesanti. "Il bilancio di previsione 2009 e il bilancio triennale 2009-2011 - ha scandito Leoni - furono redatti in palese violazione del principio di veridicità fissato non solo dalla morale e dalla logica, ma espressamente dalla legge".

"Furono iscritti in misura fortemente ridotta, rispetto a quanto risultava dai contratti stipulati e in vigore, corrispettivi per la fornitura di prestazioni da parte dei locatori di beni e degli appaltatori di servizi - ha osservato il consigliere del Pdl -. Furono gravemente sottostimati i costi per l'acquisizione di beni e servizi indispensabili, non tenendo conto della ben conosciuta spesa storica". La polemica, per la verità, era nota sin dall'approvazione del preventivo (dicembre scorso), quando a tirarla fuori era stato l'allora consigliere comunale, Maurizio Conticelli.

Ma adesso Leoni tira fuori il codice. Quello penale.

 "Mi sembra che ci troviamo nella situazione prevista dall'articolo 361 del codice penale - ha detto - che prescrive ai pubblici ufficiali di denunciare senza indugio all'autorità giudiziaria, o ad un'altra autorità che a quella abbia obbligo di riferire, i reati di cui abbiano avuto notizia nell'esercizio o a causa delle loro funzioni. Invito, pertanto, il presidente del consiglio comunale, che detiene il fascicolo, a fare con serenità e ponderatezza le sue valutazioni ed, eventualmente, a rimettere al procuratore della Repubblica la deliberazione di riequilibrio del bilancio e i documenti ad essa connessi".

Boom: la bomba è esplosa. Ma, a meno di 24 ore, il presidente del consiglio comunale, Marco Frizza, preferisce non commentare.

L'ex sindaco Stefano Mocio, invece, che quel bilancio l'ha redatto risponde. E lo fa con estrema serenità. "Non posso che esprimere grande soddisfazione, perché il consiglio di giovedì ha sancito una grande verità: non ci sono debiti fuori bilancio. È stata fatta giustizia di tutti gli attacchi strumentali, anche interni, che ho ricevuto. Questo è tutto, per il resto i bilanci degli ultimi 5 anni sono sempre stati inviati alla corte dei Conti. I riequilibri non sono che legittime manovre da fare nei tempi stabiliti dalla legge".

Insomma, niente più che una polemica squisitamente politica? Si vedrà, anche perché ormai che il presidente Marco Frizza decida o meno di andare in procura la questione agli atti del consiglio. 

Per Leoni comunque il disastro non è ancora scampato del tutto. Nonostante la manovra di riequilibrio 2009, fa osservare "rimangono in vigore le previsioni inattendibili, illegittime e illecite degli anni 2010 e 2011. Urge provvedere - ha aggiunto - anche in merito a tali anni e verificare se vi sono le condizioni di consapevolezza, di unità, di buona volontà e di umiltà per far decollare Orvieto verso una positiva avventura, oppure se dovremo sottometterci all'umiliante procedura del dissesto, o se, addirittura, dovremo lasciare la parola al corpo elettorale".

Pubblicato il: 10/10/2009

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