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Alienazioni. Il dado è tratto

Gli immobili venduti non sono considerati strategici ed è necessaria la vendita per mettere "una pezza" al buco di bilancio. Concessione di 310 parcheggi. Maggioranza a favore miniranza si astiene. Questo il dibattito

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ORVIETO - Due milioni e 700mila euro dalla vendita del mattatoio, circa 4 milioni di euro dalla concessione di 310 posti auto al canone di 13mila e 100 euro ciascuno (per venticinque anni) e 300mila euro dall'alienazione dei locali al piano terra dello stabile delle ex Zitelle Sperse di via Pecorelli (fatto salvo il locale destinato al circolo anziani). Queste, in sintesi, le alienazioni approvate ieri pomeriggio in consiglio, con l'astensione annunciata del centrosinistra, alienazioni strettamente vincolate alla manovra di riequilibrio da 7 milioni di euro, discussa fino, invece, a tarda sera.

Il capogruppo del Pd, Giuseppe Germani ha motivato l'astensione principalmente con l'assenza di coinvolgimento sulle scelte: "Queste alienazioni non vengono da una nostra riflessione" ha detto. Più duro il consigliere Loriana Stella che, oltre che sulla partecipazione, si è detta perplessa sulla valutazione del mattatoio, il cui valore soltanto tre anni fa era stato stimato per 1,2 milioni di euro e adesso ne varrebbe 2,7 con una rivalutazione, giudicata anomala, di un milione e mezzo di euro. La Stella ha detto chiaramente anche di non nutrire fiducia nell'operazione della concessione dei posti auto, offerti ad un canone non vantaggioso e certamente non concorrenziale con le offerte già sul mercato orvietano. Il buon esito dell'operazione, invece, è stata messa in stretta correlazione con la necessità di una nuova disciplina della sosta di tutto il centro storico da parte de consigliere Pierluigi Leoni (Pdl). Invocate da più parti (Loriana Stella e Leonardo Mariani per il Pd, Carlo Tonelli per i Comunisti italiani) anche rassicurazioni sul destino del mattatoio e sui livelli occupazionali che sarà in grado di garantire la sua trasformazione. Di fronte a tutte queste precisazioni e articolate prese di posizione si è registrata la reazione stizzita della minoranza. "Le motivazioni dell'astensione sono risibili - ha detto per Orvieto libera, Angelo Ranchino - e sinceramente non si comprende come le stesse persone che hanno determinato questa situazione in bilancio facciano oggi tanto gli schizzinosi di fronte alle alienazioni, alienazioni che beninteso approviamo a malincuore". Sì, con il "groppo in gola" ha ribadito più volte Stefano Olimpieri (capogruppo Pdl) che si è trovato anche a doversi difendere da chi, come Carlo Tonelli, gli ha rinfacciato di aver urlato sempre in passato alla "svendita dei gioielli di famiglia" in occasione delle alienazioni messe più volte in campo dalla giunta Mocio per far fronte alle difficoltà di cassa.

La risposta di Olimpieri non si è fatta attendere. "È vero - ha detto il capogruppo del Pdl - ho sempre contrastato le alienazioni come strumento per tappare i buchi, ma non ci sono strade diverse. E questa situazione non l'abbiamo certo determinata noi. Nel preventivo 2009 - ha denunciato espressamente Olimpieri - c'erano soldi solo fino al 7 giugno per il mantenimento di servizi essenziali". Infine una nota sui parcheggi: i 310 posti auto verranno messi a disposizione tra i parcheggio del foro Boario e quello di via Roma, preferibilmente per residenti, esercenti o artigiani del centro storico. Le clausole sono state oggetto di due distinti emendamenti.

Pubblicato il: 09/10/2009

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