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Centrodestra e centrosinistra. 'Vicini non a braccetto'

di Dante Freddi La rinuncia del PD e del centrosinistra ad affermare la propria visione ed astenersi è già una scelta di "salute pubblica"

Ieri, in un un commento firmato Francesco B, c'era scritto: "io credo che chi ha vinto in maniera inequivocabile le ultime elezioni abbia il sacrosanto diritto-dovere di governare...senza evocare i fantasmi di governi di salute pubblica ecc eccse poi l'amministrazione Concina non riuscirà nel suo intento allora saranno gli stessi cittadini a giudicarla con il voto".
Ho letto più volte questa considerazione, dalle elezioni ad oggi, e la ripropongo perché esprime ancora oggi un errore evidente, macroscopico, che inficia qualsiasi ragionamento compiuto: nessuno infatti ha vinto in modo "inequivocabile" le ultime elezioni.
Oggi c'è Consiglio comunale e si parlerà di riequilibrio di bilancio. Se il centrosinistra votasse contro le soluzioni individuate da Concina la sua Amministrazione sarebbe al capolinea. Gli orvietaniinfatti non hanno abilitato la coalizione di Concina a governare la città e potrà procedere soltanto se il centrosinistra riterrà di permetterglielo e se il centrodestra vorrà proseguire in questa condizione oggettiva. 
Tutto dipende da valutazioni politiche di opportunità  di una e dell'altra parte, spero nell'interesse di Orvieto. 
Il PD ha già espresso ieri una valutazione negativa sulle soluzioni che Romiti proporrà per ripianare il bilancio, si è assunto le responsabilità che gli competono e offrirà, credo, idee alternative. Sembra che si asterrà dal voto.
Non so come andrà a finire ma spero che il PD si astenga davvero e lasci passare il bilancio di Romiti.
Finora il rinnovamento all'interno del PD e del centrosinistra non ha compiuto sostanziali passi avanti e dall'altra parte il centrodestra non ha avuto il tempo per dimostrare la validità o meno della sua alternativa. Non c'è motivo per chiedere agli elettori di pronunciare  nuovamente il giudizio già espresso quattro mesi fa e gettare la città nel disastro.
La provocazione del "governo di salute pubblica" significa che si può andare avanti, si deve, con disponibilità, senza confusione ma anche con onestà intellettuale, in un clima di collaborazione, "vicini ma non a braccetto".  La rinuncia del PD e del centrosinistra ad affermare la propria visione ed astenersi è già una scelta di "salute pubblica".

Pubblicato il: 08/10/2009

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