Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Centrosinistra. Volano stracci da ogni parte

Da Barbabella a Mocio e Capoccia a Cimicchi. Ciascuno ha le sue verità su Piave e bilancio e discarica e fallimento politico nelle ultime elezioni. Il "redde rationem" è arrivato. La polemica interna si è innescata e per spegnerla ci vuole una risposta credibile ai cittadini. In gioco la classe dirigente degli ultimi vent'anni

foto di copertina

ORVIETO - Proprio nei giorni in cui la nuova amministrazione è impegnata a sistemare i disastri finanziari del Comune ereditati dal passato, per la vecchia classe dirigente sembra ormai giunta l'ora dei resa dei conti. I rancori, covati in silenzio per anni, escono alla luce del sole. E volano gli stracci, da ogni parte. Nessuno si senta escluso. Ha iniziato l'ex presidente di Rpo, Franco Raimondo Barbabella che ha scaricato sul Comune le responsabilità di aver deliberatamente ostacolato il lavoro della Spa fino allo smantellamento della stessa, producendo anni di stallo nel percorso avviato di riqualificazione della caserma. Sullo sfondo l'indagine della corte dei Conti. Nel mirino di Barbabella, ovviamente, l'ex sindaco Stefano Mocio e l'ex vicesindaco Marino Capoccia. Un invito a nozze per un altro ex sindaco, Stefano Cimicchi, che da tempo meditava un'operazione verità su bilancio e rifiuti.

Le colpe? Anche qui sarebbero tutte della coppia Mocio - Capoccia. Una lettura che, dopo mesi di silenzio, è riuscita a stanare persino l'ex sindaco, letteralmente scomparso dalla scena politica orvietana dal dopo elezioni. In un'intervista alla Nazione, senza troppi giri di parole, Mocio ha fatto a pezzi Cimicchi, dal punto di vista politico, amministrativo e anche personale, defindendolo come una persona attaccata ai soldi e alle cariche, oltre che indicandolo come il principale responsabile dei disastri finanziari del Comune e di "politiche scellerate" sui rifiuti.

Cimicchi non ci sta. "Ho fatto bilanci dal 1985 al 2004, 18 bilanci, tutti certificati dalla Corte dei conti, non credo sia un caso - afferma Cimicchi -. Posso essere attaccato per le scelte politiche ma non per i buchi - sottolinea - che sono venuti dopo, dopo scelte politiche sbagliate".

A partire da dove? "A partire dall'aver rinunciato a valorizzare l'impianto della discarica, cedendolo per un piatto di lenticchie", risponde Cimicchi che invita a non mistificare sui rifiuti. "Agitare la paura della cattiva gestione dei rifiuti in una città che ha già una discarica ha fatto solo comodo ai fini delle battaglie politiche interne ed ha allontanato l'amministrazione dalle soluzioni vere ai propri problemi" afferma Cimicchi.

E ancora: "Non dire chiaramente che si è stati costretti a prendere i rifiuti da Napoli perché non si accettava l'attuale trasformazione della discarica a rifiuti speciali non pericolosi vuol dire negare un fatto storico e perciò essere bugiardi. Chiunque affronterà le questioni della discarica adesso deve sciogliere questi nodi anche prendendosi le responsabilità del passato". Insomma è guerra aperta, una guerra senza esclusioni di colpi per fare i conti col recente passato, culminato con la sconfitta elettorale.

E adesso - è inevitabile - le polemiche rimbalzano all'interno dell'attuale maggioranza, alle prese con il nuovo ruolo di maggioranza e opposizione e alle prese con un passato da giudicare e, forse, archiviare. La parola d'ordine è chiarezza. E così se il centrosinistra si è già incontrato sul tema Piave, domani lo farà sui temi del Bilancio. In realtà avrebbe dovuto farlo ieri, in un incontro che invece, anche alla luce delle recenti polemiche e del passaggio in commissione della manovra, è saltato all'ultimo momento.

Dettaglio che non è di secondo ordine: all'incontro di domani sarà presente anche l'ex sindaco Stefano Mocio e una parte della vecchia amministrazione. Obiettivo: fare piena luce, conti alla mano, sullo stato delle finanze lasciato in eredità alla giunta Concina, per comprendere la manovra e l'atteggiamento da tenere in consiglio il prossimo 8 ottobre. Ambienti vicini al Pd lasciano intendere che non c'è ancora nulla di scontato. Ma inevitabilmente verranno ad una sintesi anche le polemiche - pesanti - degli ultimi giorni.

Pubblicato il: 01/10/2009

Torna alle notizie...