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Gialletti. 'Basta denigrazione degli amministratori di RPO'

La segreteria socialista di Orvieto a fianco di Barbabella. " La verità è che a Risorse per Orvieto è stato tolto il mandato politico in concomitanza con il cambiamento degli equilibri politici della città, con la modificazione degli assetti nei Ds e con l'uscita di Cimicchi"

foto di copertina

"Basta denigrazione degli amministratori di RPO, la società ha compiuto con successo l'incarico che il Comune gli aveva dato. Il business plan che ha prodotto è stato approvato dal Consiglio comunale ed ha avuto il plauso della maggioranza".
Così Evasio Gialletti, a nome della segreteria dei socialisti orvietani , sul dibattito sorto nei giorni scorsi intorno a presunte indagini nei confronti della società presieduta da Franco Raimondo Barbabella.  Le indagini annunciate e le polemiche ormai annose sull'uso del capitale della società avevano tirato per la giacchetta Barbabella, che giovedì scorso ha convocato una conferenza stampa e ha snocciolato numeri e responsabilità politiche che hanno portato alla chiusura di RPO spa.
 Per Barbabella la sua società è stata abbandonata dall'Amministrazione comunale, che ha compiuto scelte diverse, e non ha potuto portare a termine il lavoro.

" Ha ragione Barbabella- insiste animatamente Gialletti-. Macché sperperi, hanno fatto tutto quanto richiesto con capacità, attenzione e generosità. La verità è che a Risorse per Orvieto è stato tolto il mandato politico in concomitanza con il cambiamento degli equilibri politici della città, con la modificazione degli assetti nei Ds e con l'uscita di Cimicchi. Quindi la società ha cambiato ragione sociale e obiettivi. Come partito abbiamo subìto la scelta degli allora DS e Margherita di riportare la caserma nella disponibilità del Comune e di percorrere una strada nuova per la Piave, quella che è ancora oggi aperta e che non si riesce a chiudere. Non abbiamo approvato, ma la responsabilità comporta anche accettare scelte maggioritarie senza necessariamente rompere coalizione e progetto amministrativo complessivo".
E Barbabella?
"Barbabella è stato persona di straordinaria disponibilità umana, perché ha accettato la scelta che ha sacrificato il suo lavoro ed ha continuato ad operare con responsabilità per l'amministrazione della città".

Gialletti, per la verità con un fervore che non gli è consueto su questioni delicate nell' equilibrio politico del centrosinistra, si schiera con il "suo" Barbabella senza riserve e ricorda come pesante il pegno pagato   con l'accettazione del superamento di RPO spa e del processo di rifunzionalizzazione della Piave, quello denominato "Vigna grande", che è fermo a quelle buste chiuse negli uffici comunali, che non sappiamo se rappresentino un passo avanti o uno indietro.

Pubblicato il: 29/09/2009

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