Olimpieri. Dalla CGIL una difesa politica del personale del Comune di Orvieto

ORVIETO - "Ad Orvieto abbiamo una delle più alte percentuali tra residenti e dipendenti comunali e si vorrebbe ancora assumere? Quello che ci vuole, invece, è un personale qualificato e motivato. Sul precariato poi è meglio stendere un velo pietoso: sappiamo tutti le ragioni che lo hanno determinato e come è stato usato". È il capogruppo del Pdl, Stefano Olimpieri ad intervenire in risposta all'allarme lanciato dalla funzione pubblica di Terni sulle preoccupazioni dei dipendenti comunali alla luce dello sfondamento del patto di stabilità. Il personale della macchina amministrativa orvietana si era detto in ansia per il blocco delle assunzioni nel 2010 e per il rischio di esternalizzazione di alcuni servizi. "Tali considerazioni più che provenire da un sindacato importante come la Cgil - afferma il capogruppo del Pdl, Stefano Olimpieri - sembrano provenire da una vera e propria struttura di partito: è fuori di dubbio, infatti, che in quelle affermazioni si riscontra esclusivamente un atteggiamento di natura politica lontano anni luce sa quello che al contrario dovrebbe qualificare un'azione di tipo sindacale". Olimpieri è critico anche rispetto alle temute esternalizzazioni. "Quando si dice "no alle esternalizzazioni dei servizi" sarebbe bello sapere in questi anni dove stava la Cgil - dice il consigliere comunale -. Dove stava quando le mense, i servizi dell'infanzia, i parcheggi a pagamento, il servizio di nettezza urbana venivamo concessi a soggetti privati senza che nessuno in primis la Cgil alzasse la voce o battesse i pugni? Cara Cgil - conclude sarcastico il capogruppo del Pdl - non c'è più niente da esternalizzare, l'opera l'ha già completata la sinistra".