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La SPHERA chiude e manda in mobilità tutte le maestranze, 63 persone

La GRINTA invece in stato di mobilitazione seppure "si iniziano a delineare le basi per un graduale rientro alla normalità". La crisi del tessile mette in discussione esperienze e professionalità

La SPHERA chiude e manda in mobilità tutte le maestranze, 63 persone.

La GRINTA in stato di mobilitazione seppure "si iniziano a delineare le basi per un graduale rientro alla normalità".
Queste i fatti emersi nel recente incontro svolto da FILCEM CGIL e FEMCA CISL con la proprietà della Soc. SPHERA Advanced Luxury Lab. srl di Orvieto, con stabilimento presso la zona industriale di Bardano, in cui le organizzazioni sindacali sono state informate della volontà di messa in liquidazione dell'azienda.

La proprietà ha motivato tale intenzione quale conseguenza dalla profonda crisi del mercato dell'abbigliamento caratterizzato, sia a livello nazionale che internazionale, da una forte contrazione della domanda e da una generalizzata riduzione dei consumi,  aggravata  da una crescente e spesso ingiustificata difficoltà di accesso al credito.

In ragione di tale situazione non fronteggiabile, a giudizio dell'azienda, con misure di carattere temporaneo è stata aperta la procedura di mobilità per tutte le maestranze.

Per fronteggiare tale situazione le organizzazioni sindacali hanno richiesto alla Regione dell'Umbria un incontro urgente per individuare ed attivare tutti gli strumenti utili a tutelare i livelli occupazionali, attualmente risultano occupati 63 addetti, e per la difesa del sito produttivo significativo per il territorio orvietano.

In ripresa l'azienda GRINTA srl in quanto a prospettive di ripresa nel medio e breve periodo.

Le difficoltà rappresentate ai sindacati si collocano in perfetta analogia con le motivazioni addotte da moltissime altre aziende, anche di settori diversi, ossia una difficoltà legata all'accesso al credito.

Il paradosso tutto italiano sta nel fatto che in questo momento di crisi ci sono aziende che pur con mille difficoltà hanno nel portafoglio ordini un discreto numero di commesse, ma trovano chiusure sul fronte del credito, non solo in termini economici ma anche nei tempi di risposta

L'abnegazione e la disponibilità dimostrata dalle maestranze anche a fronte di ritardi nei riconoscimenti salariali, hanno permesso all'azienda di rimanere aperta e competitiva. Nell'accordo siglato in il 15 settembre si iniziano a delineare le basi per un graduale rientro alla normalità, rientro che non potrà non essere mantenuto pena la decisa presa di posizione delle organizzazioni sindacali di intraprendere tutte le iniziative di lotta che si riterranno necessarie

A supporto di quanto sottoscritto le organizzazioni sindacali hanno inteso comunicare l'apertura dello stato di agitazione riservandosi di valutare giorno per giorno gli sviluppi, andando a definire entro il corrente mese le modalità tecniche di gestione delle problematiche aperte.

 

Pubblicato il: 17/09/2009

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