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Ricorso al TAR. Il secondo

La Concommercio presenta il secondo ricorso al TAR contro la realizzazione del nuovo centro commerciale sull'Amerina. I cinque motivi che lo rendono inattuabile

Politica

La vicenda del nuovo centro commerciale denominato "Porta di Orvieto", sull'Amerina, non si è placata e la Confcommercio orvietana ha presentato al TAR un altro ricorso, secondo cui ci sarebbero almeno cinque motivi perché il Tribunale amministrativo dovrebbe annullare la disposizione urbanistica che consente la costruzione dell'ipermercato.

La Confcommercio sostiene che "si vuole autorizzare urbanisticamente un'area da adibire a centro commerciale in assenza di una specifica autorizzazione amministrativa", "che non è stata neanche acquisita l'approvazione delle Ferrovie rispetto alla possibilità di utilizzo delle superfici sottostanti il viadotto della direttissima Roma-Firenze", che "la realizzazione del centro commerciale, e quindi la relativa previsione pianificatoria, andavano assoggettate e condizionate alla realizzazione della "Complanare" in base alla definizione del tracciato, delle caratteristiche e della localizzazione di questa importantissima infrastruttura viaria", che "si vorrebbe costruire a 23,50 metri dai binari quando la legge impone l'arretramento di 30 metri "dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia".

Insomma, se queste opposizioni risultassero valide, si porrebbe una seria ipoteca sulla possibilità di attuare il nuovo ipermercato e si riaprirebbe una querelle che nel passato ha comportato polemiche accese tra Amministrazione commercianti

Pubblicato il: 15/09/2003

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