Pd. Istituito il coordinamento intercomunale dell'Orvietano

ORVIETO - Il Pd prova a superare la sconfitta, rilanciandosi in maniera unitaria a livello territoriale: istituito martedì sera, in una riunione partecipata di una quarantina di esponenti del partito (presente anche Stefano Mocio e Marino Capoccia), il coordinamento intercomunale dell'Orvietano.

Avrà il compito di dettare l'agenda politica sui grandi tempi (caserma, infrastrutture, ospedale) e sarà anche il luogo dove nasceranno le candidature del  partito per incarichi elettivi ad ogni livello (dal parlamento nazionale, al sindaco ai componenti di enti o agenzie). Ne faranno parte la componente orvietana della direzione del Pd provinciale, la componente orvietana dell'esecutivo e dell'assemblea regionale del partito, i coordinatori delle unioni comunali del comprensorio, i sindaci Pd del Comprensorio, i consiglieri e assessori provinciali del Pd, il coordinatore dei Giovani democratici dell'Orvietano, i capigruppo dei consigli comunali (dove i Democratici sono all'opposizione), i presidenti degli enti di II grado.

Nell'incontro, i Democratici hanno anche fatto l'ennesimo mea culpa post elettorale in un documento approvato all'unanimità in cui si fa riferimento a criticità ed errori di impostazione politica come responsabili della sfiducia dell'elettorato. Segno tangibile il caso estremo del Comune di Orvieto, ma in misura minore tutto il territorio. Da qui il Pd riparte, con l'intenzione di superare le divisioni al suo interno, nel limite del possibile visto l'imminente congresso. In questo senso ci sarebbero già stati incontri "chiarificatori" tra i protagonisti delle recenti polemiche. In modo particolare tra Roberto Meffi, Leonardo Mariani e il capogruppo Giuseppe Germani, accusato dai consiglieri di una gestione dittatoriale. Il partito si è inoltre fatto, genericamente carico, della valorizzazione di tutto il gruppo dirigente, come si dice in politichese, ivi compresa, ovviamente, Loriana Stella alla quale è stato chiesto un impegno convinto in consiglio.

Di fronte c'è la "campagna d'autunno" che sarà dura e impegnativa. Obiettivo mettere alle strette il sindaco sulle principali partite della città perché il centrodestra, si continua a sostenere nel Pd, "un programma non ce l'ha ancora" e il "tempo stringe" su decisioni importanti, a partire dalle opere pubbliche, soprattutto visto che è stato deciso lo sfondamento del patto di stabilità.

Intanto ieri ad Orvieto ha fatto tappa, per l'Umbria, il tour italiano del candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico, senatore Ignazio Marino