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Inaugurazione della mostra 'L'uomo al centro dell'esperienza' di fabrizio Gori

Mercoledì 2 settembre alle ore 17 al Palazzo del Sette

Verrà inaugurata domani alle ore 17 al Palazzo del Sette la mostra dal titolo "L'uomo al centro dell'esperienza", dedicata ai trentacinque anni di attività 1974-2009 dell'artista Fabrizio Gori, patrocinata dal Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura che si concluderà il 22 Settembre.

Fabrizio R. Gori è nato a Firenze il 27 novembre 1940 dove vive e lavora. La sua opera matura nel contesto dell'esperienza collettiva dello studio d'arte "il Moro". Particolarmente interessato alle matrici culturali della sua Firenze, individua in autori come Giotto, Brunelleschi, Alberto Magnelli e Vinicio Berti, i costruttori di uno spazio a misura d'uomo, che è stato il punto di riferimento costante nello sviluppo dell'arte cittadina. Dai primi anni settanta l'artista orienta il proprio lavoro verso una spazialità classica che si concretizza nella costruzione di un linguaggio sistematico-costruttivista, espresso attraverso un sistema di aggregazione di segni riferibili alla realtà urbana. Nella serie di lavori del 1974-76, tra i quali si inserisce Processo costruttivo segnino del 1974, Gori propone la conquista del monocromo come risultato di un processo costruttivo, vera e propria somma fra segno e colore conseguente, al quale unisce un'operazione matematica finalizzata al controllo emotivo. Le forme interamente elaborate in blu ricreano un nuovo sistema linguistico basato sulla successione del segno, che si sviluppa in una sequenza di immagini, rigorosamente geometriche, generate dall'incrocio tra verticali, orizzontali ed oblique.
Negli anni '80 l'artista, pur mantenendo la stessa linea di ricerca, inserisce nelle sue opere un elemento autobiografico. Abbandona il segno geometrico e il colore primario a favore dell'utilizzo di una gamma cromatica completa. Negli anni '90, inizia un'analisi pittorica sui capolavori della storia dell'arte, indagandone i significati interni. In particolare l'artista si concentra sulle opere che considera quali snodi storici fondamentali: la Trinità di Masaccio, prospetticamente rivista da Brunelleschi, il Tondo Doni di Michelangelo, lo Sposalizio della Vergine di Rosso Fiorentino.
Sue opere sono conservate presso: il Gabinetto stampe della galleria degli Uffizi, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e il Metropolitan Museum di New York.


 

 

 


Pubblicato il: 03/09/2009

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