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Da Acas a Webred. Ma restano i problemi per i dipendenti della sede orvietana

I servizi sanitari che Acas service srl ha gestito fino ad oggi per l'Umbria, e con essi i dipendenti, dal primo settembre passano a Webred, ma non i 45 dipendenti della sede principale Acas, lo stabilimento di Bardano

ORVIETO - Da Acas a Webred: si conclude così, formalmente oggi, per 104 dipendenti l'incubo dell'incertezza occupazionale legata allo scandalo della maxi evasione fiscale scoperta dalle fiamme gialle a carico dell'azienda orvietana di call center. I servizi sanitari che Acas service srl ha gestito fino ad oggi per l'Umbria, e con essi i dipendenti, dal primo settembre passano a Webred, già capofila del consorzio di imprese che si occupano di call center e front office sanitari in regione. Si dà seguito in questo modo alle decisioni assunte a livello regionale tra azienda, istituzioni e sindacati, in vista dello scadere di fine agosto del contratto Acas.

Resta, però, la preoccupazione per i 45 dipendenti della sede principale Acas, lo stabilimento di Bardano, che sono addetti ai call center di ospedali fuori Regione, Messina e Lazio. Per loro non c'è ancora nessuna certezza messa "nero su bianco" se non la volontà, più volte ribadita, da parte di Regione e sindacati di trovare una soluzione. Dunque, si continua a lavorare sull'ipotesi di affitto di ramo d'azienda sulla scorta dell'interessamento dimostrato da un'azienda ternana del settore. Dall'incontro che c'è stato in Regione giovedì scorso è uscita l'ennesima fumata nera, sebbene con l'impegno di chiudere la questione a breve, forse entro questa settimana, stando a quanto trapela dalla riunione. Insomma, queste sono ore decisive. Nel frattempo però, gli impiegati di Bardano continuano a lavorare senza stipendio. Una situazione che è, da tempo, arrivata al limite.

Pubblicato il: 01/09/2009

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