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Comune di Orvieto. Indetto in tutta fretta il concorso per l'assunzione del ragioniere capo

Il superamento del patto di stabilità mette a rischio le assunzioni per tutti quei concorsi che non si concluderanno entro a fine dell'anno

ORVIETO - Indetto, in tutta fretta in Comune, il concorso per l'assunzione del ragioniere capo: sullo sfondo il superamento del patto di stabilità che mette a rischio le assunzioni per tutti quei concorsi che non si concluderanno entro a fine dell'anno. Ad imporlo la sanzione del blocco delle assunzioni legata allo sfondamento del patto, sanzione dalla quale ci si può "salvare" solo nel caso che il Comune rientri nei parametri di cassa imposti dallo Stato entro dicembre. Ecco dunque la fretta con cui l'amministrazione, in questi giorni, ha indetto il concorso per il dirigente del settore Finanza, convocando a stretto giro prima e seconda prova, rispettivamente il 28 e il 29 ottobre (termine ultimo di presentazione delle domande il 28 settembre). Il posto era vacante da mesi, dopo che il dirigente Dino Bronzo, nominato dal sindaco Stefano Mocio ad aprile del 2008, aveva lasciato la Rupe per tornare al suo incarico di Viterbo, dopo neanche un anno di attività. La funzione è stata ricoperta fino a questo momento a scavalco dal vicesegretario,  Alvaro Rosati. Adesso, però, l'amministrazione comunale ha fatto la precisa scelta di superare questa situazione e soprattutto di non affidare più l'oneroso ruolo su incarico, bensì su concorso.  La retribuzione, come reso noto recentemente per effetto della legge sulla trasparenza, è di circa 40mila euro annui. Quanto agli effetti dello sfondamento del patto, ovvero il blocco delle assunzioni nel 2010, sulla "graticola", a questo punto, non c'è solo il concorso in questione, ma anche quello per il corpo di polizia municipale che doveva concludersi entro giugno, mentre gli orali per i 34 candidati rimasti in lizza (per quattro divise) sono slittati a settembre. I tempi stringono, dunque. Chi non teme nulla, invece, sono gli istruttori amministrativi che hanno già vinto la selezione per l'assunzione a tempo indeterminato di quest'anno, quella sì conclusa in tempi record tra febbraio e maggio. Intanto, se c'è già chi adombra dubbi sulla legittimità della delibera di giunta che ha deciso per il superamento del patto di stabilità senza passare per il consiglio comunale, c'è anche chi teme per altre conseguenze come il blocco dei mutui. All'amministrazione, pertanto, non restano che due alternative. O rientrare entro l'anno nei parametri (con qualche miracolosa iniezione di risorse) oppure provvedere entro il 2009 a finanziare una lunga lista di lavori urgenti: dagli asili nido alla rifunzionalizzazione delle ex scuole elementari di Orvieto scalo. Il dibattito è apertissimo. Il sindaco, dal canto suo, ha detto più volte di non volersi sottrarre né alle responsabilità né ai rischi del "mestiere". E, per tutti quelli che gli chiedono dello sfondamento del patto, Concina ha la stessa risposta: " se sfonderemo il patto oppure no, lo si vedrà a dicembre". Come dire - e lo spera ovviamente - che da qui a alla fine dell'anno può succedere di tutto. Da manager navigato, il sindaco, insomma, lascia immaginare di avere assi nella manica, ma al momento, con almeno 5 milioni di euro da riequilibrare, sono le "tasche" del Comune quelle che preoccupano di più.

Pubblicato il: 29/08/2009

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