Cose d'estate

l caldo e il sole cocente possono prendere in ogni  momento  e certamente vanno ricercati tra le cause di improvvide uscite agostane di alcuni consiglieri comunali orvietani. La diagnosi psico-medico-politica formulata dall'onorevole Trappolino, che imputa al colpo di calore i movimenti di questi giorni, ci sembra quindi plausibile e corretta.

Noi, poi, il giornale lo dobbiamo confezionare, qualche informazione la dobbiamo mandare, e se ci si mettono  Mariani e Menfi, allora la notizia può essere colorata con fantasia, tanto è quasi tutto vero. Quando si è clamorosamente fuori dalla logica del ruolo allora tutto è logico e probabile e proponibile.
Menfi e Mariani si sentono martiri angheriati dal dittatore capogruppo Giuseppe Germani , a tutti noto perché  uso a violenza inaudita, impenitente fustigatore dei suoi consiglieri, prevaricatore delle giuste ansie democratiche dei due, che spergiurano poi di non avere alcuna responsabilità nel voto disgiunto  e che, nonostante tutto, per fortuna, (di Còncina), non hanno alcuna intenzione di effettuare il famoso "salto della quaglia", che sarebbe il piccolo saltello da una parte all'altra da molti auspicato per i due volatili, almeno nel centrosinistra.

Trappolino segretario, tra una "bottarella" e l'altra, sostiene il cupo Germani nel golpe che mina la democrazia del democratico partito sbocciato dall'unione di margherite e querce, germoglio subito calpestato dai suoi giardinieri senza amore, gente dal pollice rosso.

Qualcuno, insomma, pensa di rispondere ai propri elettori, per cui nutre evidentemente scarsissima stima,  spaccando quanto è possibile, perché così lui esiste,  è riconoscibile, un alito di vita lo anima per qualche istante.
E' successo oggi a manca con le due quagliette dalle ali tarpate, ieri a destra con un grillo parlante che sproloquia banalità da anni.
Cose d'estate.
Ma agosto finirà domani e dopodomani bisognerà essere gente seria, che si fa carico con responsabilità delle sorti della città, perché ha chiesto agli elettori di dargli fiducia, perché ha raccontato di saper fare, perché ha garantito capacità e onestà.

San Pietro Parenzo proteggici tu.