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Ficulle. La sagra della discordia

Il documento della minoranza sulla vicenda

Si è riunito il 19 agosto 2009 alle ore 18 il consiglio comunale di Ficulle. Il gruppo di minoranza  ha chiesto mediante il capogruppo  Amoni di poter effettuare un intervento prima di passare all'analisi dell'ordine del giorno. La richiesta è stata negata dal Sindaco. Allora il capogruppo ha annunciato che la minoranza avrebbe abbandonato l'aula chiedendo di poter almeno spiegare le motivazioni per le quali si apprestava a compiere questo gesto grave e significativo. Anche questa opportunità è stata negata in maniera poco democratica del sindaco Terrezza e la minoranza ha lasciato copia del suo documento a disposizione del Consiglio e per la verbalizzazione.

Quello che segue è il testo dell'intervento che il sindaco non ha permesso di leggere e che è stato depositato.


"Quanto accaduto nell'ultima settimana nel Comune di Ficulle è qualcosa di estremamente grave e che ci riporta indietro di 80 anni. Il Sindaco del nostro paese democraticamente eletto e che stasera presiede questa assemblea ha tentato, abusando del potere conferitogli da metà dei cittadini che lo hanno eletto, di neutralizzare e mettere a tacere l'altra metà.

Circa un mese fa il sottoscritto fu contatto personalmente dall'assessore Fattorini il quale mi chiese se il comitato che ci aveva sostenuto durante la campagna elettorale e che ci continua tutt'oggi a sostenere avesse intenzione di organizzare una festa.

Sappiamo bene tutti quanti che, ormai da moltissimi anni, l'estate ficullese è costellata di eventi di questo genere che creano momenti di aggregazione e richiamo turistico, fondamentali per la vita sociale di un piccolo paese come il nostro.

Dopo alcuni giorni di consultazioni il nostro comitato decise di organizzare una festa o sagra che dir si voglia e quindi iniziammo a prendere contatto con l'Ufficio di Polizia Municipale per ottenere tutte le istruzioni necessarie. Nessuna perplessità e nessun dubbio venne avanzato dal Ten. Stollo responsabile del servizio, il quale si è mostrato e si mostra tutt'oggi disponibile e collaborativo e al quale in questa sede oltre che i ringraziamenti per il suo atteggiamento vorremmo esprimere la massima solidarietà. Solidarietà per la situazione che si trova a gestire divenuta delicata a causa di chi usa le istituzioni per portare avanti le proprie battaglie politiche.

Nessuna osservazione è stata avanzata nemmeno dall'amministrazione comunale la quale, anzi, ha inserito la nostra festa nell'opuscolo delle manifestazioni estive che la stessa ha provveduto a far pubblicare.

Tutto tranquillo quindi fino a giovedì scorso quando il sottoscritto viene convocato dal Sindaco a margine di una riunione della Commissione per lo Statuto e i regolamenti. Commissione che grazie ad una nostra proposta sta lavorando alla revisione del regolamento dei passi carrabili. Durante l'incontro il Sindaco manifesta delle perplessità sulla nostra domanda di inserimento nel calendario delle sagre "invitandoci" a riformulare la stessa a nome di un partito politico.

Prima di tutto viene da chiedersi perché solo dopo circa un mese vengano avanzate delle osservazioni e non subito. Le uniche due risposte plausibili sono: o che si voglia sfruttare il ruolo istituzionale ricoperto per mettere in difficoltà il comitato organizzatore a ridosso della festa e in piena fase organizzativa; oppure che il Sindaco avrà avuto modo di consultarsi con qualche attento e preparato consulente esterno che lo avrà consigliato di agire in questa maniera. Qualunque sia la risposta complimenti signor Sindaco bel modo di amministrare. Suscita così tanta invidia e mette così tanta paura un gruppo di persone che ha voglia di fare qualcosa per il nostro paese?

Bisogna precisare inoltre che il regolamento delle sagre incarica l'Ufficio di Polizia Municipale per il disbrigo di queste pratiche e che fino ad oggi non è mai stato fatta un'ingerenza simile da parte degli ex primi cittadini.

Un consiglio che poi vorremmo darle, Sindaco, è di leggere attentamente e informarsi con dati concreti prima di avanzare osservazioni. O al limite di affidarsi a consulenti veramente preparati e non al primo che passa. Stando al regolamento in fatti la nostra domanda, al limite integrata con delle opportune motivazioni, risponde ai requisiti richiesti.

La volontà politica mascherata dietro cavilli burocratici è comunque chiara. La nostra lista in campagna elettorale è stata definita più volte di destra da autorevoli esponenti del partito democratico locale. Quale migliore occasione quella di far appoggiare la festa da un partito di centrodestra per poter dire avevamo ragione noi? Complimenti per l'astuzia e la genialità. Noi non cederemo mai a questo ricatto mascherato e non faremo mai passare il nostro sacrosanto diritto ad organizzare una festa come una gentile concessione di qualcuno.

La Costituzione della repubblica Italiana all'art. 1 cita: "L'Italia è una Repubblica democraticaLa sovranità appartiene al popolo". All'art. 3 cita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche". All'art. 21 cita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"

Noi siamo stati, siamo e continueremo ad essere un gruppo di persone che al di la delle variegate idee politiche hanno voglia di dare al nostro paese un Futuro Nuovo. Un futuro certamente migliore di quello che chi vincendo le elezioni con la caccia alle streghe può dare. Con questi metodi di amministrare state condannando Ficulle ad un immobilismo che lo sta lentamente e inesorabilmente portando verso lo spegnimento e la morte sociale. Interrogato sulle priorità della sua azione amministrativa ci ha risposta che agirà per emergenza. Non sappiamo se c'è da mettersi a ridere o a piangere, lei è un Sindaco e non il responsabile della Protezione Civile.

Di fronte a questi fatti, quando la democrazia si trasforma in dittatura della maggioranza, o meglio delle lobby che la sostengono, è il caso di fermarsi e riflettere. E' per questo motivo che il gruppo di Minoranza al termine di questo intervento abbandonerà questa seduta. Invitiamo anche i consiglieri di maggioranza liberi e senza paraocchi a riflettere e a valutare l'opportunità di non diventare complici di un atto così grave e scellerato. Atto che mostra ancora una volta la reale volontà del nostro primo cittadino ovvero esclusivamente quella di far valere l'interesse e le ragioni proprie e della ristretta cerchia che lo circonda ,calpestando e umiliando il nostro paese e le sue istituzioni e tradizioni democratiche e plurali. Consiglieri di maggioranza siete voi che avete l'opportunità di staccare la spina a questo modo di amministrare che sta mandando in rovina il nostro bel paese.

Valuteremo nei prossimi giorni anche la possibilità di iniziare a lavorare ad una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco sperando di poter raggiungere la quota necessaria dei due quinti dei consiglieri per poterla presentare e discutere in Consiglio.

Ficulle si merita di meglio, Ficulle si merita di più."

Pubblicato il: 20/08/2009

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