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Incidenti stradali. Se ne parlerà in consiglio.
Mozione di Gialletti

Politica

La mozione presentata da Evasio Gialletti sul tema attualissimo della strage che ogni anno insanguina le nostre strade è stimolata dall'attività preziosa dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada, che ha contribuito all'approvazione della Legge delega di modifica al Codice della Strada del marzo 2001, alla Legge 168/202 sul controllo a distanza ed alle norme dei decreti legge del 19 e 27 giugno.

L'associazione è impegnata anche sul piano del "dopo-incidente" ed ha steso il disegno di legge, oggetto della mozione che sarà discusso nella seduta consiliare del 17 settembre, inteso a modificare le norme procedurali per l'omicidio colposo e le lesioni colpose totalmente invalidanti e quelle sui risarciment, con particolare riguardo al danno da morte.

Questo aspetto è importante per le decine di migliaia di cittadini coinvolti ogni anno dalla strage stradale, 8mila morti e 300mila feriti, di cui 20mila invalidi gravi, completamente abbandonati, oggi, dal nostro "sistema giustizia".

Questo il testo della mozione di Evasio Gialletti

Oggetto: "Unirsi per fermare la strage stradale".-

Preso atto del terrificante tributo di salute e di vita pagato quotidianamente in Italia per il ripetersi dei sinistrai stradali che comportano ogni anno, oltre a 30 milioni di euro di spesa socio-sanitaria (dati CNEL), circa 8 mila morti e 300 mila feriti, 20.000 dei quali invalidi gravi (stima Istituto superiore di Sanità), cui vanno aggiunte le decine di migliaia di loro familiari;

Tenuto conto che questi superstiti, ai quali è stato tolto quanto avevano di più caro, subiscono dopo il sinistro una seconda vittimazione, stanti la mancanza di ogni punizione nei confronti dei responsabili di omicidio o di lesioni colpose anche gravissime, l'intollerabile durata dei processi penali e civili, l'inadeguatezza dei risarcimenti pagati dopo anni e in situazioni del tutto diverse da quelle del momento del danno;

Rilevato dunque che non solo manca oggettivamente ancora, malgrado i segnali in questo senso degli ultimi anni, una efficace prevenzione ma non sono in nessun modo ovviate, neppure nei ridotti termini in cui ciò sarebbe possibile, le drammatiche conseguenze della strage stradale;

Accertato che è in atto un'iniziativa di alto valore sociale promossa dall'Associazione italiana familiari e vittime della strada la quale ha predisposto un disegno di legge delega sui più gravi reati colposi contro la persona, presentato alla Camera dei Deputati il 30 ottobre 2001 col numero C-1885 dall'On.le Filippo Misuraca ed ora in attesa di discussione dinanzi a quella Commissione giustizia;

Rilevato altresì che tale disegno di legge individua i punti nodali della problematica del dopo-incidente e prevede innovazioni di grande spessore quali sanzioni effettive per chi sulla strada uccide o ferisce gravemente, raddoppiate in caso di obiettiva prevedibilità dell'evento - termini stretti per la celebrazione dei processi penali e civili in ordine agli stessi fatti - obbligo nelle stesse ipotesi del consenso delle vittime o dei loro familiari per il patteggiamento e il giudizio abbreviato - determinazione del punto unico nazionale del danno biologico ai valori più alti delle tabelle oggi in uso - diritto al risarcimento integrale del danno biologico anche in caso di morte "immediata" - liquidazione equa e certa del danno morale dei familiari superstiti;

Ritenuto ancora che questi problemi devono essere affrontati con urgenza anche se e anzi proprio perché involgono questioni di grande rilievo etico, sociale e giuridico e che, al di là dell'approvazione nei termini proposti o in altri, è necessario anzitutto prenderne atto e discuterli in Parlamento e nel Paese;

Il Consiglio Comunale di Orvieto

Ø Apprezza il valore umano e sociale dell'iniziativa legislativa promossa dall'Associazione italiana familiari e vittime della strada con il disegno di legge C-1885 del 30.10.2001;

Ø Chiede che la Commissione giustizia della Camera discuta con sollecitudine e approfonditamente il detto disegno inteso a ricollegare il sentimento popolare di profondo amore e rispetto della vita con sistema giustizia, a rivalutare la posizione processuale delle parti offese, a garantire a quelle più gravemente colpite processi rapidi e certezza nei risarcimenti.

Pubblicato il: 12/09/2003

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