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'Nel mistero dei ritratti e dei paesaggi'. Mostra di Fabrizio Gunnella dal 3 al 10 settembre al Palazzo dei Sette

Inaugurazione giovedì 3 settembre alle ore 18

Il pittore Fabrizio Gunnella, originario di Rieti e noto soprattutto per la sua straordinaria attitudine a cogliere il mistero dell'anima della natura umana e del paesaggio, inaugura una propria mostra personale presso il prestigioso Palazzo dei Sette ad Orvieto. In questa occasione sono stati selezionati 25 lavori, la gran parte di vaste dimensioni, accanto ad un gruppo di disegni che documentano l'ultimo quinquennio di attività dell'artista, giunto ormai ad una piena maturità dei mezzi espressivi. L'allestimento della mostra che sarà inaugurata giovedì 3 settembre alle ore 18 è patrocinato dal Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura.

Sarà possibile visitare la mostra con orario: 10 / 13 e 16 / 19.

 Sin da giovanissimo Fabrizio Gunnella si è dedicato alla pittura in cui il soggetto è subito identificabile nell'annottarsi dei fondi pur se smangiato dalla luce, pur se consumato da stratificazioni di materia cromatica ricca, vibrante,  mobile,  Gunnella riesce a restituire volti e gesti del personaggio ritratto, trasferendo in essi un carico di significato in più: l'acuta penetrazione psicologica, la pregnante capacità di cogliere aspetti sia misteriosi che rappresentativi del soggetto, sono le peculiarità del suo inconfondibile stile. Uno stile fatto di lentezza e pazienza, di tecniche di Antichi maestri e di sperimentazioni moderne: sono decine e decine le pennellate sovrapposte su una preparazione di lamina d'oro, di grumi e spessori cromatici  talvolta rispessiti dalla spatola  fino a costruire la pelle della figura, su cui il tempo e l'esperienza si sono adagiati.

Grandi musicisti, grandi poeti, grandi profili che hanno dato il volto al secolo, Riccardo Muti, Vittorio Gasmann, Antonio Fazio, Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa sono alcuni dei suoi ritratti tra i più penetranti e celebrati, oggi in collezioni private.  Con l'immagine della Sacra Sindone e di Papa Benedetto XVI, consegnato in Vaticano in occasione del primo anno di pontificato, l'artista ha voluto riflettere ancora sul tema della spiritualità che si fa carne e per lui colore, pittura, in un possibile crocevia tra istinto e meditazione, umiltà e magnitudo. Il mito letterario di un grande personaggio può render conto di ciò descrivendone in modo narrativo i diversi aspetti; ma non può riuscire a restituire in modo così visionario e immediato anche la zona d'ombra, quel mistero dell'anima, quel tremore, come invece fa la pittura di Fabrizio Gunnella.

 

 

Pubblicato il: 18/08/2009

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