Sesta edizione della 'Festa di Santa Perduta'

Per iniziativa dell'Associazione Culturale Liberarte Orvieto da anni attiva nella riproposizione e nella valorizzazione della musica popolare e d'autore, in collaborazione con l'Associazione Culturale Radio Orvieto Web e con il patrocinio del Comune / Assessorato alla Cultura, nei giorni 26 e 29 agosto si svolgerà la 6^ Festa di Santa Perduta manifestazione ludico-culturale-aggregativa e senza fini di lucro.

La festa si svolgerà nel luogo dove è nata e tradizionalmente si è svolta, il Parco delle Grotte di Orvieto, sabato 29 agosto dalle ore 20 alle 01 in collaborazione con l'Associazione Speleotecnica di Orvieto e vedrà la presenza del gruppo musicale Altrocanto (nella prima esibizione dopo lo scioglimento) e lo spazio per la musica emergente dei giovani orvietani, in collaborazione con Radio Orvieto Web che seguirà tutta la festa dandone ampio conto in una trasmissione appositamente dedicata. La festa avrà però un prologo, mercoledì 26 agosto dalle ore 21 alle 24 in Piazza Simoncelli nel quartiere medievale, dedicato alla musica d'autore italiana con l'esibizione in duo acustico di Max Manfredi, tra i cantautori dell'ultima generazione sicuramente quello più stimato dalla critica - vincitore, tra l'altro, del Premio Tenco e del Premio Lunezia - e con un crescente consenso di pubblico. Due giornate dedicate alla musica e alla voglia di stare insieme recuperando i modi e i valori tipici della concezione popolare della festa, un appuntamento atteso dai giovani orvietani (ma non solo giovani e non solo orvietani).

Nata nel 2003 dal decennale della fondazione del gruppo musicale "Altrocanto", in coincidenza della fine dell'estate, la Festa di Santa Perduta si svolge in un clima sereno di sentita amicizia e allegria ballando, cantando, mangiando e bevendo ciò che gli stessi partecipanti portano proprio per condividerlo con gli altri. La caratteristica della Festa di Santa Perduta è infatti il concetto di condivisione reciproca di ciò che si ha in più, o di ciò che si è preparato per l'occasione, provando almeno per una sera, un sentimento simile alla feste di una volta, quando ancora nulla si vendeva e nulla si comprava, ma tutto veniva messo a disposizione finché ce n'era, e poi.festa finita.

Max Manfredi  inizia a suonare la chitarra all'età di 7 anni componendo le sue prime canzoni a 13 anni. Artista obliquo, giocoliere ed alchimista del dire cantando. Canzoni calibrate e vertiginose come una giostra di fine ottocento. Racconti di mare, di viaggi, città e metropoli, storie d'amore e di disincanto, schiaffi e carezze, evocazioni di scene meridiane o crepuscolari. Una musica onnivora, meteoropatica, poeticissima. Una presenza magnetica sul palco. Un poeta della scena che, per lucidità ironica e potere visionario non ha eguali oggi in Italia. Un incantautore.

Nel corso degli anni, attraverso pochi dischi e molti concerti, è nato nei suoi confronti un crescente culto, sin dalle vittorie della Targa Tenco e del Premio Recanati. Fabrizio De André lo ha definito "il più bravo„ ("Gazzetta di lunedì/Corriere Mercantile„, 23.6.1997), mentre Roberto Vecchioni ha detto di lui: "E' un capostipite (), è uno che ha bazzicato col romanzo, con la poesia, col dialettale, con la canzone e senza, è un capace, uno che non posso nemmeno limitare con il termine di cantautore."

Il suo ultimo album, "Luna persa" (pubblicato da Ala Bianca Group e distribuito da Warner), da più parti considerato come uno dei migliori usciti negli ultimi anni, sta conquistando un pubblico sempre più vasto. Il disco è stato insignito del Premio Lunezia Canzone d'Autore 2009. Contiene, fra le altre canzoni, "L'ora del dilettante„, sigla del Meeting Etichette Indipendenti di Faenza, e come bonus track "La fiera della Maddalena", cantata con Fabrizio De André. All'uscita dell'album fa seguito un lungo tour di 70 date in tutta l'Italia. Alla fine del 2008 secondo "Repubblica", Max Manfredi è stato inserito giudicato  fra i 100 personaggi italiani dell'anno.

Nel 2009, a febbraio, è stato pubblicato "Nitrito in velocità" (M&M edizioni), racconto per ragazzi di Max Manfredi con illustrazioni di Serena Giordano ispirato al dipinto di Fortunato Depero.