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Il Gruppo Italiano di Ristoro di Orvieto lascia la Tione. Palmieri:'è stata un'avventura affascinante'

 La gestione passa tutte nella mani della Bse srl di Monterotondo

ORVIETO - Il Gruppo Italiano di Ristoro di Orvieto lascia la Tione, la gestione passa tutte nella mani della Bse srl di Monterotondo. E' così che il noto imprenditore orvietano Vincenzo Palmieri, dopo aver risollevato le sorti dell'azienda, tre anni fa sull'orlo del fallimento, facendola diventare una delle maggiori entità economiche dell'Orvietano con l'acquisto anche di Acqua Claudia e il lancio sul mercato della nuova gamma di prodotti "Aqua Theraphy", esce ufficialmente dalla gestione del colosso. E lo fa in grande stile affidando ad Alberto Cataldi la poltrona di presidente mentre il gruppo Bse, che aveva il 65% delle quote, diventerà il socio unico nella gestione aziendale. "Abbiamo anticipato l'uscita del gruppo - ha spiegato Palmieri - perché crediamo sia il momento giusto per farlo. Ormai l'azienda naviga in acque tranquille e questa operazione non avrà alcuna ripercussione nell'andamento di Tione-Acqua Claudia. Oggi il mercato impone tempi rapidi di scelta e una gestione monosocietaria potrà portare solo ulteriori benefici". E la sfida lanciata un anno fa dall'imprenditore orvietano di conquistare "entro il 2010 almeno il 2% del mercato nazionale", sembrerebbe averla raggiunta con largo anticipo portando il fatturato aziendale dai 3milioni di euro della vecchia gestione Nestlè Waters - San Pellegrino ai circa 12 milioni attuali grazie soprattutto all'acquisto di Acqua Claudia e il lancio dei prodotti "Aqua Theraphy". Un miracolo economico quello operato dal gruppo Palmieri &C e Bse che ha trasformato l'azienda Tione, con una produzione di oltre 90milioni di pezzi solo per il 2009 e una previsione di 120milioni di bottiglie per il prossimo anno, in una delle principali aziende dell'Orvietano arrivando a conquistare, così come auspicato, anche una buona fetta del mercato nazionale. Con una conseguente ricaduta anche a livello occupazionale passando da circa 15 unità di tre anni fa a oltre 30 lavoratori. Ora il prossimo impegno è una nuova linea di imbottigliamento da parte di un'affermata azienda tedesca con una capacità produttiva che triplica quella attuale. "E' stata un'avventura affascinante - ha concluso Palmieri - per cui un ringraziamento particolare va chiaramente al gruppo Bse che ha condiviso dall'inizio il nostro disegno ma anche alla Cassa di Risparmio di Orvieto, da sempre attenta ai nostri progetti ".

 

Pubblicato il: 05/08/2009

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