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Sempre più incerto il destino dei cinquanta dipendenti Acas service di Bardano

Gestiscono i servizi fuori regione e per loro continuano a tirare venti di crisi. È quanto emerge dopo l'ennesimo incontro che c'è stato ieri mattina in Regione tra sindacati, azienda e istituzioni

ORVIETO - Sempre più incerto il destino dei cinquanta dipendenti Acas service di Bardano: mentre per i lavoratori dei Cup e degli sportelli umbri è confermato il trasferimento, a settembre, a Webred, partecipata regionale già capofila del consorzio di imprese che gestiscono questo genere di servizi sanitario in Umbria, per i dipendenti dello stabilimento di Orvieto che gestiscono servizi fuori regione, continuano a tirare venti di grossa crisi. Lavorano già da tempo senza stipendio e ora, in attesa di una soluzione dopo la maxi evasione contestata ad Acas, per loro comincia ad agitarsi lo spettro della cassa integrazione.

 

È quanto emerge dopo l'ennesimo incontro che c'è stato ieri mattina in Regione tra sindacati, azienda e istituzioni. Domani ce ne sarà un altro di incontro, stavolta ad Orvieto, nella sede Acas di Bardano per capire più concretamente quali possano essere le soluzioni per i dipendenti, sfiniti dalla totale incertezza. Per loro, non è escluso che si inizi a vagliare un periodo di cassa integrazione. Anche se, al momento, all'orizzonte pare che delle ipotesi ci siano. Forse un imprenditore ternano disposto a subentrare in un affitto di ramo d'azienda. Ma è ancora tutto da vedere, anche perché c'è prima da sistemare le pendenze della società, cosa che, allo stato attuale, risulta quanto mai complicato.

 

 

 

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Pubblicato il: 31/07/2009

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