Pestato e lasciato a terra mezzo morto

ORVIETO - Ubriachi, lo pestano a sangue poi se ne vanno a dormire come se nulla fosse, lasciando a terra mezza morto. Protagonisti dell'aggressione, nata a quanto pare per motivi di soldi, tre rumeni di trentatré, ventisei e ventuno anni.

Il malcapitato è un loro connazionale di trentanove anni. Tutti vivono nello stesso appartamento ad Orvieto scalo, dove lunedì notte, intorno alle 3, si è sfiorata la tragedia. Forse la vittima doveva riscuotere un credito dai compagni, fatto sta che la loro reazione, complice anche l'alcol, è stata di una violenza inaudita. Uno di loro tra l'altro avrebbe anche un passato da pugile. Il malcapitato è stato pestato a calci e pugni, per poi essere lasciato sul pavimento con il viso ed il corpo coperti di sangue.

Alla scena avrebbero assistito altri rumeni che occupano un appartamento confinante. Si tratta di tutte persone incensurate che di giorno lavorano in agricoltura per ditte del posto. A chiamare la polizia è stato un passante allarmato per il fracasso che proveniva delle finestre aperte del primo piano della palazzina. Quando gli agenti del commissariato di piazza Cahen sono giunti sul posto hanno suonato il campanello all'ingresso. Ad aprire la porta ai soccorritori è stato proprio il poveretto con le poche forze che gli restavano, perché gli altri inquilini ubriachi, dopo averlo pestato, dormivano tranquillamente nelle loro stanze. Uno di loro aveva una roncola poggiata sotto il petto, un attrezzo che gli serve per i lavori nei campi, avrebbe detto agli agenti che gli chiedevano spiegazioni.

Il trentanovenne è stato trasferito subito al Santa Maria della Stella di Orvieto, dove è tuttora ricoverato nel reparto di Chirurgia. Ne avrà per trenta giorni. La polizia, coordinata in questi giorni dal sostituto commissario Filippo Girella, ha poi iniziato le indagini, sentendo tutte le persone che occupano l'appartamento del quartiere di Orvieto scalo, ma anche i vicini di casa. In tre sono stati denunciati per concorso in lesioni aggravate, mentre sono in corso ulteriori accertamenti per identificare un quarto autore del pestaggio.  A scatenare l'aggressione, come detto, sarebbero stati motivi di soldi, anche se i contorni non sono ancora del tutto chiari. È un altro aspetto sul quale gli agenti continueranno adesso ad indagare.