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Consiglio comunale ad Orvieto. Il calice amaro della responsabilità

Doveva essere un atto dovuto di chiusura contabile invece è diventato un caso politico, in cui il centrodestra ha risposto faticosamente alla richiesta di responsabilità lanciata da Còncina e il Pd ha consumato un altro atto di lotta interna post elettorale

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ORVIETO - Sembrava il disbrigo di una pura formalità, per quanto imbarazzante per la singolare circostanza che ad approvare le delibere di variazione dei peg della vecchia amministrazione di centrosinistra era la nuova amministrazione di centrodestra. Eppure lo spostamento di questi 120mila euro, invece, ha dato filo da torcere ieri sera in Consiglio comunale. A sollevare una spinosa questione di illegittimità sulle delibere della vecchia giunta sono stati i consiglieri Angelo Ranchino e Pierluigi Leoni, rispettivamente di Orvieto libera e Pdl. Secondo i consiglieri, sulle ultime variazioni al bilancio apportate dalla giunta Mocio, a maggio, non ci sarebbero stati tutti i crismi, in primis non ci sarebbe stato quello dell'urgenza.

Le variazioni comprendevano lo stanziamento di circa 30mila euro per il palio dell'Oca, le maggiori spese per la conferenza socioeconomica e sarebbe stata toccata anche una rateizzazione risalente al 2005. Le osservazioni di Ranchino e Leoni hanno creato grande scompiglio. A difendere le delibere il capogruppo del Pd, Giuseppe Germani (mentre però la Stella abbandonava l'aula e la Belcapo prendeva parola con tono critico), Evasio Gialletti (Sinistra e libertà) e Carlo Tonelli (Comunisti italiani). Per il resto un clima di astensionismo - indotto anche dall'effetto sorpresa - ha tenuto con il fiato sospeso il Consiglio fino all'ultimo minuto. Il sindaco stesso ha preferito non prendere la parola nel merito, ma ha fatto appello alla responsabilità di tutti i gruppi.  

Alle 20,30, la pratica è passata col sì del centrosinistra (senza Loriana Stella che aveva già abbandonato l'aula, mentre Donatella Belcapo lo ha fatto al momento del voto) e l'astensione dell'intero centrodestra, compreso il sindaco Toni Concina.  "Il voto del gruppo Pd - ha tuonato in contemporanea Andrea Scopetti (Pd) - non è giustificabile e risponde soltanto all'obiettivo di coprire gli errori commessi dall'Amministrazione precedente, rappresenta un atto di irresponsabilità politica nei confronti dei cittadini e non aiuta a portare un chiarimento di fondo e a costruire un partito nuovo".

E questo è niente. Dopo gli inevitabili strascichi polemici di questo ultimo, sorprendente, Consiglio comunale prima della pausa estiva, l'attenzione si sposterà su grane anche più grosse: lo squilibrio di quasi 5 milioni di euro che il Comune deve sistemare entro il mese di settembre. Il neo assessore Maurizio Romiti è già al lavoro. 

Pubblicato il: 28/07/2009

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