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Accoltella la moglie, quattro anni

Il cingalese, che abita a Porano, ubriaco, dopo aver inferto diverse coltellate alla moglie alle braccia, alle spalle e alle gambe provocandole la rottura dell'arteria femorale era andato dai carabinieri

ORVIETO - Quattro anni di carcere, più il risarcimento dovuto alla moglie e alla figlia. Così il giudice nel processo per rito abbreviato con cui è stato giudicato ieri mattina Gunamuninge Nimalsiri De Silva, il cingalese di 46 anni che il 25 maggio scorso, nel mezzo dell'ennesima litigata, nel cuore della notte, ha accoltellato la moglie Mahendrika Nirosheni, di tredici anni più giovane, nella sua abitazione di Porano. Il tutto davanti agli occhi della figlioletta che invece di anni ne ha appena sei.

Il cingalese, ubriaco, dopo aver inferto diverse coltellate alla moglie alle braccia, alle spalle e alle gambe provocandole la rottura dell'arteria femorale era andato dai carabinieri, non si capisce ancora bene se per costituirsi o per chiedere aiuto. Di fatto il giudice ieri lo ha condannato per tentato omicidio e non per lesioni. L'avvocato Gianfranco Puppola avrebbe voluto la derubricazione del reato che non gli è stata concessa, motivo per il quale farà ricorso in Appello. In ogni caso, il giudice non ha avuto la mano pesante, considerando che la condanna per l'omicidio colposo parte da 3 anni e 6 mesi e che il pm Francesco Novarese aveva chiesto sei anni.

Il cingalese, presente ieri mattina in aula, si è salvato dalle aggravanti di aver agito per futili motivi, mentre gli sono state concesse le attenuanti di aver cercato i soccorsi andando dai carabinieri, cosa che è stata fondamentale per salvare la vita della donna. La moglie dell'uomo si trova adesso in una residenza protetta a Terni. De Silva, invece, resterà dietro le sbarre ancora per un bel po'.

Pubblicato il: 24/07/2009

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