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Maurizio Romiti assessore al bilancio della Giunta Còncina

di Stefania Tomba "Quella del risanamento è un'area nella quale mi muovo bene e da qui dobbiamo partire per dare alla giunta gli strumenti necessari". La sua presenza ad Orvieto un atto di amicizia, di curiosità e di senso civico

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Ex direttore centrale di Mediobanca, ex amministratore delegato di Hdp, ex manager Rcs, già consigliere d'amministrazione di Pirelli, Banca Commerciale Italiana, Snia Bpd: è Maurizio Romiti, 60 anni il prossimo 14 agosto, figlio di Cesare Romiti, l'assessore al Bilancio della giunta Concina. "Mi mancava l'esperienza nella pubblica amministrazione. L'affronterò con entusiasmo promettendo di impararne nel più breve tempo possibile. Quella del risanamento è un'area nella quale mi muovo bene e da qui dobbiamo partire per dare alla giunta gli strumenti necessari. Ho fantasia, voglia di fare, le idee non mi mancano le metterò sul tavolo con generosità nel rispetto di questa bellissima città".

Così Romiti jr, accompagnato dal sindaco Toni Concina a conoscere i giornalisti e la città, si è presentato ieri pomeriggio in conferenza stampa. Al manager spetta il difficile compito di risolvere il disastro finanziario del Comune di Orvieto: un paio di mesi per far quadrare una manovra che si preannuncia di circa 5 milioni di euro. L'esperienza maturata in anni di finanza gli servirà tutta. Romiti vive tra Milano e la Toscana (ha una casa a Cetona) ed è attualmente amministratore delegato di Pentar, società con la quale investe nel settore alimentare, nautica, moda e ospitalità. A legarlo a Toni Concina sono gli anni in Rcs. Lo ha accennato il sindaco stesso nel presentare il settimo membro del suo esecutivo. "Fa piacere completare la squadra di governo con la prestigiosa chiamata di Maurizio Romiti - ha detto Concina - desideravo che questa carica fosse ricoperta da una persona di grande livello per affrontare problemi di natura finanziaria e patrimoniale. Figlio di Cesare Romiti, proviene da una famiglia di particolari doti culturali e manageriali.

Il suo excursus è particolare: 20 anni a diretto contatto con il padre della finanza italiana, Enrico Cuccia, poi la decisione di lasciare quella collaborazione, mettendo però a frutto in altri ambiti, la grande esperienza da lui acquisita. A lui mi lega una profonda amicizia da quando, amministratore delegato di Rcs, mi chiese di raggiungerlo a capo delle relazioni esterne, un periodo per me molto stimolante". Ma cosa ha spinto il manager ad accettare un simile incarico? "Mi spinge il desiderio e il piacere di stare al fianco di un carissimo amico come il nostro sindaco e di dare il mio contributo per uno scopo sociale come è la gestione di un Comune" ha risposto il neo assessore già tutto proteso verso la città: "fatemi diventare uno di voi" ha detto più volte.

Quanto al bilancio, Romiti ha ammesso di dover studiare, ma si è detto anche tendenzialmente contrario ad ulteriori alienazioni. Sull'entità del debito e sulle modalità con cui esso si è generato, il sindaco si "ostina" a non fare polemica e alla domanda se intenda andare fino in fondo per far emergere eventuali responsabilità, anche personali, ha detto. "Se la guardia di finanza ha interesse ad indagare che lo faccia - ha detto Concina - ma non sarò io a fare Torquemada del Comune di Orvieto".

Infine la Piave: della questione si occuperanno in squadra il sindaco con gli assessori all'Urbanistica e ai Lavori pubblici. Il complesso è stato visitato in questi giorni, "da un architetto e urbanista di livello internazionale che è anche un grande amico" ha detto Concina. "A breve dovremo aprire le buste della gara europea - ha aggiunto - e vedremo se le proposte sono adeguate alla complessità del bando o sa bisognerà ricominciare da zero".

Pubblicato il: 22/07/2009

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