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Torre Alfina Blues Festival alla quinta edizione

Giovedì, venerdì, sabato e domenica prossimi. Il programma

foto di copertina

 

QUI IL PROGRAMMA

 

Il Torre Alfina Blues Festival è, ormai giunto alla sua quinta edizione.

Cinque anni costituiscono un traguardo significativo per una manifestazione, partita in sordina nel luglio dell'anno 2005, che ha saputo crescere insieme al territorio, qualificandosi come un vero e proprio attrattore culturale dell'Alta Tuscia.

Non soltanto, dunque, un appuntamento ricorrente per tutti gli appassionati del genere musicale proposto, ma anche un evento attraverso il quale scoprire le bellezze paesaggistiche e monumentali offerte dal piccolo borgo medievale di Torre Alfina e, più in generale, dal territorio aquesiano, capace, inoltre, di rappresentare un modello di vita improntato a quella "cultura del buon vivere", tanto apprezzata e ricercata da coloro che abitano e lavorano nelle grandi aree urbane.

Anche quest'anno si è cercato di migliorare il livello artistico della manifestazione, ospitando numerose star del panorama internazionale blues, quali le vocalist Thornetta Davis e Diunna Greenleaf, o i chitarristi Bob Margolin (ex Muddy Waters) , Chris Cain, accanto a noti ed apprezzati bluesman nazionali quali Tolo Marton e Simone Sello.

Non potevano mancare quegli artisti costantemente presenti nelle trascorse edizioni del festival, quali Mark Hanna, Mark Shattuck e Shawn Rivera che hanno saputo legarsi ed integrarsi così profondamente con Torre Alfina, i suoi abitanti e gli spettatori abituali, da diventare "persone di famiglia" , in grado, perciò, di caratterizzare positivamente l'evento per la loro capacità di interagire col pubblico.

In fin dei conti è proprio questo il segreto, se tale può dirsi di questa manifestazione, che la rende diversa da altri festival, magari ben più blasonati: la capacità di coinvolgere musicisti e pubblico presente in una atmosfera quasi famigliare e surreale, evocata dal contrasto fra la serena storicità del piccolo borgo medievale di Torre Alfina e la modernità della musica proposta.

Anche quest'anno è stato organizzato, per le band facenti capo alla "Associazione Torosound" di Acquapendente, un seminario di musica per chitarra basso e batteria , tenuto dagli stessi musicisti presenti al festival, coordinato da un musicista d'eccezione qual è Cesare Chiodo.

I seminari si terranno nella struttura recentemente ultimata dalla Regione Lazio denominata "Officine Culturali", ricavata dalla ristrutturazione della ex scuola elementare di Torre Alfina, con la realizzazione di uno studio di registrazione, di uno studio per il montaggio ed il doppiaggio cinematografico, nonché una sala multimediale da adibire ad usi diversi.

Per il quarto anno consecutivo il festival godrà del patrocinio dell'Ambasciata USA, tale attestazione non soltanto costituisce un implicito riconoscimento per l'impegno profuso da tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita dell'evento, ma consolida ulteriormente i rapporti di amicizia e reciproca stima con i rappresentanti di una popolazione la cui cultura, specie quella musicale, è ormai

insita nel nostro DNA.

Non è un caso se il genere musicale alla cui diffusione è votata l'Associazione Torre Alfina Blues (Blues, Rhytm & Blues, Rock Blues, Gospel) ha costituito la "colonna sonora" di una intera generazione di giovani del mondo occidentale, che, attraverso quelle musiche, ha saputo sognare, proporre nuovi messaggi, ottenere cambiamenti sociali e del costume con una rapidità che solamente pochi decenni prima, sarebbe risultata impensabile.

 

Pubblicato il: 21/07/2009

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