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Lettera aperta al Signor Sindaco di Orvieto, dr. Toni Concina

Pier Paolo Mattioni, Circolo IdV di Orvieto, scrive a Còncina e chiede attenzione alla politica dei rifiuti e all'attuazione di un sistema virtuoso di raccolta. E ripropone le idee del suo circolo, consegnate a Lorina Stella in campagna elettorale

di Pier Paolo Mattioni, Circolo IdV di Orvieto

Signor Sindaco,

abbiamo partecipato alla recente campagna elettorale aderendo alla coalizione di centro sinistra con Loriana Stella come candidata Sindaco, con gli esiti che conosciamo. Perdipiù il nostro risultato alle comunali non ci ha consentito di ottenere alcun consigliere. Tuttavia la nostra presenza ha contribuito a definire alcuni punti programmatici che noi riteniamo decisivi non solo all'interno di un programma elettorale, ma per gli interessi generali della nostra comunità e per affermare pratiche di buon governo, indipendentemente dalle posizioni di orientamento politico generale o di contrapposizione ideologica.

In particolare vogliamo ritornare su una questione, quella della gestione dei rifiuti e della discarica, che riteniamo necessario approfondire e sulla quale desideriamo conoscere la Sua opinione.

Dobbiamo premettere che la nostra posizione e il nostro orientamento generale nei riguardi delle recenti esperienze di governo della città erano e sono a favore di un profondo processo di rinnovamento e discontinuità, e uno dei punti che richiede secondo noi un grande intervento di discontinuità è proprio su questo tema.

Le leggi regionali e nazionali prevedono quantità per la raccolta differenziata e il riciclo dalle quali il nostro Comune è drammaticamente distante e riteniamo che la presenza della discarica sia stata addirittura di freno per il raggiungimento degli obiettivi di legge. Pertanto a tale riguardo possiamo tranquillamente dire che siamo in presenza di una patente violazione della legge. Tale violazione non riguarda evidentemente solo il nostro Comune, ma, salvo rare e benemerite eccezioni, la gran parte dei Comuni della Regione e della Provincia. In questa situazione di illegalità è chiaro che la discarica assume un ruolo centrale, proprio per la presenza di quella incredibile violazione.

Noi oggi sappiamo che esistono realtà in cui vengono già praticate metodologie e processi che puntano al traguardo di ciò che viene definito "rifiuti zero", ossia il superamento della cultura del rifiuto da sotterrare o incenerire, per raggiungere il riciclo del 100% della materia proveniente dai rifiuti. Rifiuti che diventano materia prima da reimmettere nel ciclo produttivo. Esistono aziende che favoriscono la realizzazione di tale traguardo e sono operanti anche in Italia: noi abbiamo invitato una di queste aziende a illustrare pubblicamente la propria strategia e le proprie soluzioni da questa attuate.

Le metodologie ormai ampiamente testate prevedono la raccolta differenziata porta a porta con il conseguente fondamentale risultato:

1) del drastico abbattimento degli alti costi da pagare da parte del cittadino con la tassa dei rifiuti attraverso l'introduzione di una tariffa che escluda tutti i materiali già differenziati alla fonte come la carta-cartoni, metalli, vetro, plastica, umido. Con questo sistema si può raggiungere l'annullamento totale della tassa da pagare da parte del cittadino "virtuoso"; e

2) del conseguente superamento, almeno in prospettiva, delle discariche o degli inceneritori, con tutti i benefici conseguenti per l'ambiente, la salute e la prospettiva ecologica ed energetica del pianeta; in termini di tempo rapidi (un anno o due) immediato abbattimento dei rifiuti da conferire in discarica;

3) un importante incremento di nuovi posti di lavoro, di economie e filiere di scala, così importanti in questo periodo di crisi.

Noi ritenevamo quei punti come qualificanti il nostro programma ed oggi confidiamo che non vengano sottovalutati o ignorati solo per semplice e improduttiva questione di schieramento. Per le motivazioni che abbiamo accennato e le opportunità che oggi si aprono nel senso da noi auspicato su questa materia, l'ampliamento della discarica appare del tutto controproducente risultando più che sufficiente una corretta e sensata gestione dell'esistente, a meno che non venga a protrarsi l'illegalità della gestione attuale.

In termini pratici e operativi, sulla base della nostra esperienza e delle nostre conoscenze, i punti e le azioni sui quali è necessario intervenire per una gestione sostenibile e civile del tema dei rifiuti, riteniamo debbano essere:

·         predisposizione di uno studio e di un progetto, completo non solo di tutte le fasi di analisi di mercato, ma anche che contempli tutte le soluzioni e le fasi aziendali finalizzate allo stoccaggio e alla successiva collocazione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata; esteso all'intero territorio comunale; è anche evidente che la dimensione non  può essere quella del solo territorio comunale, ma deve comprendere la dimensione ottimale (riteniamo la Provincia) per l'efficacia delle azioni successive;

·         avvio della raccolta differenziata porta a porta con eliminazione, di massima, dei contenitori per strada o campane;

·         gestione del processo di riciclo che, se condotto in modo corretto, può raggiungere un recupero del 90 -  95% della materia;

·         trattamento della porzione residua con le tecniche adeguate.

E' chiaro che tale programma deve coinvolgere la dimensione territoriale, quanto meno provinciale, in modo da operare verso una omogeneizzazione dei comportamenti e delle pratiche, condizione essenziale per il funzionamento del sistema e per raggiungere il risultato dell'effettivo superamento del trattamento dei rifiuti attraverso la discarica.

E qui veniamo al punto.

Riteniamo del tutto anacronistico e superato il sistema messo in piedi dalle trascorse Amministrazioni comunali a Orvieto. In rapporto alla efficacia delle scelte da noi suggerite, se messe in pratica, si raggiunge il risultato della inutilità della discarica, della quale, come si ripete, non esiste ragione per il suo ampliamento. Resta la corretta gestione dell'esistente.

A questo riguardo si rende necessario affrontare due argomenti:

1) il danno che la presenza della discarica a poca distanza da una delle città storiche più significative riteniamo non sia stato affrontato;

2) in particolare la somma che dovrebbe rappresentarne il compenso è insignificante, tenuto conto del danno al paesaggio, all'ambiente e agli aspetti della tutela della salute, ecc.

In aggiunta, il costo fino ad oggi previsto per il conferimento in discarica è troppo basso. Anche questa sottostima è una prova della incapacità delle Amministrazioni che lo hanno definito.

Non è pensabile che questo meccanismo possa comportare un guadagno fin troppo facile per dei privati investitori che si sono trovati in mano un valore molto significativo senza rischi né fatiche. Tra l'altro un aumento della quota per il danno ambientale e del costo del conferimento in discarica a vantaggio del Comune non può che essere opportuno se teniamo conto dello stato deficitario delle casse comunali.

E' necessario allora provvedere, a nostro parere, ad una rapida e profonda revisione di tutto il sistema.

Le chiediamo pertanto che voglia considerare le nostre riflessioni e i nostri suggerimenti, ci permettiamo di invitarLa a conoscere, se naturalmente non già note, le nuove metodologie e le proposte delle realtà aziendali sul settore.

In conclusione vogliamo riaffermare che queste parole sono suggerite soltanto dal desiderio di riconvertire in modo sostenibile un settore così importante rimettendo al centro il bene comune e gli interessi della Comunità.

Ci interessa molto conoscere il Suo pensiero e gli indirizzi che Codesta nuova Amministrazione intenderà adottare su questa materia.

Per quanto ci riguarda opereremo sperando di sollecitare le Amministrazioni Provinciali e Regionale in tal senso in modo da ampliare il quadro di riferimento e l'innovazione nelle soluzioni che la tecnica e le nuove prospettive di gestione più sostenibile offrono, integrando ove necessario i piani provinciali e regionali dei rifiuti.

 

Pubblicato il: 20/07/2009

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