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Paura d''inciucio'

di Dante Freddi Chi esprime questa preoccupazione non ha più fiducia nei consiglieri che ha eletto, da una parte e dall'altra. Perché gli 'inciuci' si fanno in due

foto di copertina

di Dante Freddi

L'ufficio stampa del Comune di Orvieto, sempre estremamente preciso e istituzionale, ha riportato nel comunicato relativo al primo Consiglio comunale, quello di lunedì 13, che il sindaco ha proposto le linee essenziali  del suo programma , che sono, recita il documento: "le politiche dello sviluppo economico, il turismo ed enogastronomia e il dossier sulla caserma Piave. L'Amministrazione Comunale è disponibile ad aprire tavoli di lavoro e di comunicazione, ma non è disponibile al chiacchiericcio, all'intrallazzo e alla confusione. Disponibilità al lavoro per il turismo, l'economia e la cultura. Ho bisogno del lavoro e dell'impegno di tutti e spero che mi venga accordato".
Al prossimo futuro i contenuti specifici di un programma più dettagliato.
Le linee programmatiche sopra riportate sono state votate all'unanimità.
E allora, dov'è l'inciucio che molti lamentano, a destra e a manca.
Alcuni sostengono che il sindaco deve procedere nel rinnovamento e quindi Frizza, che sarebbe il contrario del rinnovamento, non avrebbe dovuto essere  votato anche dal centrodestra. Altri sostengono che di fronte alle linee programmatiche del sindaco sarebbe stata meglio un'astensione o addirittura un voto contrario dell'opposizione, tanto per non creare confusione.
Quindi, di conseguenza, a settembre, quando si arriverà all'assestamento del bilancio, il centrosinistra  dovrebbe votare contro i debiti lasciati  dalla Giunta Mocio? oppure dovrebbe disertare il Consiglio e sottrarsi ad ogni responsabilità, secondo una logica politicante che sembra in auge?
Bisogna prendere atto che c'è una condizione amministrativa che richiede equilibrio e serenità e onestà, e finché sarà possibile che i due schieramenti condividano le scelte sarà un bene. Quando non sarà possibile ciascuno si farà carico delle  responsabilità che gli competono.
Questo sarebbe già un rinnovamento straordinario, da una parte e dall'altra, e non potrebbe che portare un ambiente politico migliore e più attrezzato a pensare e a confrontarsi, al di là degli schematismi classici di maggioranza ed opposizione. 
I tatticismi, le "furbate", i colpi di mano che qualcuno vorrebbe rispetto alla linearità e leggibilità delle scelte non servono ad alcun schieramento, perché gli orvietani stanno a guardare e non hanno compiuto scelte definitive in alcun senso. Nessuno deve sentirsi sicuro, per fortuna.
Le vicende congressuali del PD peseranno e avranno certamente riflessi nei rapporti all'interno del gruppo consiliare. Ma attenzione a non compiere azioni che potrebbero determinare  scelte sciagurate contro la città, magari per azzannare qualche avversario interno. Non è più tempo.

Pubblicato il: 20/07/2009

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