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Sì del centrosinistra alle linee di indirizzo di Concina. Frizza presidente. In arrivo un super esperto di finanza per le deleghe al Bilancio

Insediato il consiglio comunale. Tempo di inciuci - Insediamento del consiglio: le foto

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - "Ho bisogno dell'aiuto di tutti. Spero che non me lo vorrete negare". Detto fatto. A Concina basta chiedere, per vincere su tutta linea. È così che in uno dei più afosi ed affollati consigli comunali che Orvieto ricordi, ieri pomeriggio, il neo sindaco Toni Concina, all'insediamento dell'assise, ha fatto il suo terzo miracolo.

 

I suoi indirizzi di governo sono passati all'unanimità, incassando anche il sì dell'opposizione. Qualche tentennamento, poi quando il capogruppo Giuseppe Germani dà l'ordine di scuderia, alzando la mano, lo seguono quasi tutti, nei banchi del centrosinistra, solo qualche benevola astensione. Insomma Concina sembra essersi assicurato una maggioranza trasversale e, da ieri, è di certo più saldo nella sua poltrona da sindaco, con la fascia, che proprio ieri con un velo di emozione ha ricevuto in consiglio, ben stretta. E proprio emozioni e voti all'unanimità sono stati i fili conduttori dell'insediamento di ieri. L'emozione dei tanti consiglieri esordienti, di quelli di ritorno, il vago smarrimento della Stella, la commozione di Gialletti per dover lasciare la presidenza del consiglio. Tanta umanità, insomma.

 

Ma l'argomento principale ieri erano le linee di indirizzo del sindaco e l'elezione del presidente e dei vice - presidenti del consiglio. Marco Frizza (Pd) è stato proposto e votato all'unanimità, con un'assenza tra i banchi del Pd che è stata fatta notare dal capogruppo del Pdl, Stefano Olimpieri, il quale ha chiesto, per questo, anche un'interruzione dei lavori per far incontrare i capigruppo. "Motivi di salute" ha spiegato pochi minuti dopo una nota della Belcapo giunta in Comune e letta in consiglio. Risultato: Frizza è passato all'unanimità, così come i due vicepresidenti, indicati da centrodestra e centrosinistra: rispettivamente Guido Turreni e Anna Rita Mortini.

 

E se Concina si è detto "orgoglioso" per tali votazioni, cosa avrebbe dovuto dire pochi minuti, dopo quando anche i suoi indirizzi di governo hanno incassato lo stesso favore? "Finisce ufficialmente qui la lunga stagione elettorale - ha esordito Concina - e comincia ufficialmente qui quella dell'impegno e del lavoro, in uno sforzo corale per riportare Orvieto alla posizione di eccellenza che le compete e che merita. Dico sforzo corale perché sono sicuro che dai banchi del centrosinistra - ha detto - non riceverò posizioni preconcette e strumentali".

 

Il centrosinistra ha risposto immediatamente con una grossa apertura di credito, eccessiva per alcuni. Quanto a benevolenza il sindaco può stare tranquillo anche per quel che riguarda Carlo Tonelli (PdCi): "voterò gli atti che andranno nell'interesse della città", ha detto il candidato sindaco non eletto. Concina ha anche ringraziato Loriana Stella alla quale ha stretto calorosamente la mano prima dell'inizio dei lavori.

 

E ancora una volta è tornato a chiedere il sostegno di tutti, precisando la sua posizione. "Sono disponibile alla collaborazione, ma non all'intrallazzo - ha puntualizzato - alla confusione e al chiacchiericcio". Il sindaco rifugge anche le polemiche. "Non sentirete da me lamenti o accuse per l'eredità che ho trovato" - ha detto riferendosi ai conti del Comune che, ha confermato, sarebbero "un po' peggio" di come si aspettava. E poi, a sorpresa, Concina ha annunciato che nominerà presto un settimo assessore, "un professionista della finanza" da cui il sindaco starebbe aspettando il sì definitivo.

 

Tra le priorità ha citato il rilancio del turismo e della cultura. Ma subito aprirà le consultazioni per lo sviluppo delle politiche economiche e per la Piave.

Pubblicato il: 14/07/2009

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