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Signor sindaco, 'signora' Giunta, signori consiglieri

di Dante Freddi Oggi insediamento del Consiglio comunale. Tanti consiglieri nuovi, qualcuno vecchio. Ricordiamo a tutti che ora sono gente pubblica, che si è posta davanti alla nostra "penna" e non l'abbiamo cercata né noi né i cittadini. Auguri a tutti

foto di copertina

Oggi  inaugurazione del Consiglio comunale di Orvieto. Tanta gente nuova, sindaco compreso
Ci sarà una comprensibile emozione dei nuovi consiglieri e i più navigati si aggireranno tra i banchi a pavoneggiare la loro familiarità con l'ambiente.
Conteranno poco tutti, minoranza-maggioranza e maggioranza-minoranza, ma oggi è un giorno di speranza, ci auguriamo che domani sia migliore di ieri e che tutti partecipino, ascoltino, studino.
Noi  scriveremo spesso di loro, consiglieri ed amministratori, e non sempre avremo la possibilità di raccontare fatti straordinari ed esprimere giudizi positivi, ci saranno anche commenti duri dei lettori, qualcuno si offenderà.
Oggi è l'occasione giusta per ricordare a tutti, ma sappiamo che dovremo ritornarci sopra, che noi non siamo entrati nelle loro case e abbiamo còlto la loro intimità, invaso un loro spazio, giudicato i loro comportamenti privati.
Loro sono persone pubbliche, che si sono offerte di guidare la comunità e debbono accettare valutazioni  anche severe sui loro comportamenti politici, sulle capacità che esprimono, sulle sensibilità che manifestano.  Saranno sui nostri giornali con continuità, noi vivremo di loro e in cambio daremo loro "vita" pubblica. Qualcuno ci è antipatico e non lo riteniamo particolarmente stimabile, altri il contrario. Cercheremo di manifestare meno possibile i nostri "pregiudizi", ma chiediamo fin d'ora a consiglieri e lettori di perdonarceli, perché comunque non inficeranno la coscienziosità della nostra informazione, per quanto sappiamo e possiamo.
Un suggerimento  affettuoso a tutti, vecchi e nuovi.  
C'è la tendenza a consigliare i giornalisti locali, amici per tante ragioni, su come dovrebbe essere presentata una notizia, su quello che è importante, insomma su come dovrebbe essere. Qualche volta accettiamo il consiglio con benevolenza fraterna, qualche volta lo seguiamo, sempre comunque proviamo straordinaria irritazione.  Se qualche volta scriveremo di un amico in forma tale da sembrare un tradimento all'amicizia, attenzione, c'è un errore: non parliamo dell'amico o del conoscente ma delle sue azioni politiche o amministrative.
Chi non riesce a dividere il ruolo pubblico da quello privato, o no sa farlo, deve ritornare all'interno del suo ambiente consueto, caldo, rassicurante, amorevole. Vivrà meglio lui e noi.

E ora un omaggio.

E' una pubblicazione di un paio d'anni fa, destinata appunto agli amministratori, di Orvieto e dell'Orvietano. La riciclo volentieri.
Sono consigli di un frate del Settecento ma ancora oggi buoni, buonissimi, con una breve prefazione. C'è anche un giuramento, in conclusione del libretto. Leggetelo, poi ne riparleremo.
Si titola "Doveri delli sindaci, consiglieri e segretari di comunità"



San Pietro Parenzo aiutaci tu.

Pubblicato il: 13/07/2009

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