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Domiciliari per Cavalloro

Ad una settimana dall'esecuzione dell'ordinanza di custodia in carcere per spaccio continuato di stupefacenti, il gip ha concesso gli arresti domiciliari al 27enne ritenuto dagli investigatori al centro di un vasto giro di coca, haschich e anfetamine

ORVIETO - Domiciliari per Cavalloro. Ad una settimana dall'esecuzione dell'ordinanza di custodia in carcere per spaccio continuato di stupefacenti, il gip del tribunale di Orvieto ha concesso gli arresti domiciliari al ventisettenne ritenuto dagli investigatori al centro di un vasto giro, sulla Rupe, di coca, haschich e anfetamine. Daniele Cavalloro è tornato a casa, mentre il bar di cui è comproprietario resterà ancora chiuso fino a che il giudice lo riterrà opportuno. Le indagini dell'inchiesta "Tabula rasa", intanto, vanno avanti e, in questa fase, si starebbero concentrando in modo particolare sulla clientela.

A tremare una quarantina di orvietani tra i 25 e 35 anni, delle più diverse estrazioni: dal professionista, al giovane imprenditore, dalla donna in carriera allo studente. Alcuni di questi sono già indagati. Gli iscritti al registro della procura sarebbero in tutto una quindicina, alcuni di questi ci sarebbero finiti per reticenza per non aver voluto collaborare nelle indagini. L'inchiesta, partita quasi un anno e mezzo fa, ha fruttato, al momento, quattro arresti, ma va tuttora avanti per chiarire la posizione di molte più persone, alcuni semplici assuntori ma diversi altri ritenuti presunti spacciatori. Il mercato orvietano, secondo i carabinieri, assomiglierebbe molto, infatti, ad una sorta di vendita "al minuto".

Il giro avrebbe fruttato settimanalmente qualche migliaio di euro.

 

Pubblicato il: 12/07/2009

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