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Una Giunta stile Còncina

di Dante Freddi E' lui che ha vinto e ha voluto per la sua "Orvieto libera"  vicesindaco e altri due assessori, tre soltanto al PdL. Buona fortuna a tutti e l'augurio che san Pietro Parenzo vegli sui nostri nuovi amministratori e sulle fortune della città

foto di copertina

Il nuovo sindaco di Orvieto ha costruito la sua Giunta e l'ha presentata alla stampa.
Massimo Rosmini vicesindaco con deleghe alla Sanità e servizi sociali, Antonio Barberani allo Sviluppo economico, urbanistica e cultura, Felice Zazzaretta ai Lavori pubblici, Roberta Tardani all'Ambiente e sport, Marco Sciarra al Turismo e commercio, Cristina Calcagni alle Politiche giovanili, relazioni istituzionali e coordinamento staff del Sindaco, attuazione del programma.
E' una Giunta nello stile di Còncina, di uno che in tre mesi si è costruito un' immagine  tale da interpretare il bisogno di rinnovamento che covava nella città e di arrivare a conquistare la maggioranza dei consensi, ovviamente provenienti dal centrosinistra.
E' lui che ha vinto e ha voluto per la sua "Orvieto libera"  vicesindaco e altri due assessori, tre soltanto al PdL.
Alcuni commenti  di lettori già lamentano che ha ceduto al centrodestra perdente, ma mi sembrano osservazioni poco obiettive. Gli assessori che ha scelto nel Pdl, ed è importante, sono gente di primo piano nel partito ma anche di buonsenso, tali da non "irritare" la maggioranza di centrosinistra. E' gente di cui non conosciamo le capacità amministrative, al di là di Zazzaretta, ma che potrebbero comportarsi dignitosamente, che possono imparare. Tra l'altro, e questo completa il disegno complessivo di "Orvieto libera" e forse del centrodestra, si liberano posti  in Consiglio comunale per cinque nuovi consiglieri, per porre in pista e preparare una robusta classe dirigente alternativa, che tra qualche anno potrebbe rivelarsi davvero pericolosa e maggioritaria.
Ora le cciance contano poco e atteggiamenti preconcetti sono autolesionisti per tutti.
La campagna elettorale è finita e l'errore maggiore per Còncina sarebbe non saper  distinguere prontamente  il seme buono che c'è e che è frutto di tante intelligenze , mischiato com'è alla "lolla" che va gettata senza indugio. Lo  stesso per l'opposizione-maggioranza.

Buona fortuna a tutti, a chi va e a chi viene, e l'augurio che san Pietro Parenzo vegli sui nostri nuovi amministratori e sulle fortune della città.

Pubblicato il: 09/07/2009

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