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Rapina in villa, i banditi sono entrati bussando alla porta

Avrebbero bussato alla porta fingendosi carabinieri i quattro banditi che sabato sera - pistole in pugno - hanno rapinato la villa di Ficulle, in località Torzolla, portando via contanti e orologi per circa tremila euro.

FICULLE - Avrebbero bussato alla porta fingendosi carabinieri i quattro banditi che sabato sera - pistole in pugno - hanno rapinato la villa di Ficulle, in località Torzolla, portando via contanti e orologi per circa tremila euro. L'espediente avrebbe fruttato loro il facile accesso all'abitazione, dove vive una signora tedesca di mezza età, con una coppia di domestici filippini e il loro figlio. In paese si dice, anche, che i quattro uomini, travisati e incappucciati, avrebbero anche legato e imbavagliato il domestico, per agire con più tranquillità. Un particolare questo non confermato ancora ufficialmente dall'Arma. L'uomo è piuttosto conosciuto, soprattutto per l'attività di massaggiatore che svolgerebbe a tempo perso.

Pochissime le parole che i rapinatori avrebbero scambiato con le vittime, ragion per cui, non è facile stabilire a priori se i banditi fossero italiani o stranieri. È quello che stanno cercando di appurare i carabinieri della compagnia di Orvieto, intervenuti sul posto, tramite il personale della stazione di Ficulle, appena dopo il colpo.

Una rapina sui generis in cui non sarebbe stata usata violenza e, tutto sommato, con un magro bottino a dispetto delle modalità operative. Tutte ombre sulle quali i carabinieri si stanno concentrando per far luce. I malviventi, una volta dentro l'abitazione, avrebbero terrorizzato le persone che erano in casa, facendosi consegnare denaro in contanti e qualche oggetto di valore. Il tutto dietro la minaccia di due pistole. Gli inquirenti hanno motivi per ritenere che fossero armi - giocattolo. Al termine, i balordi se ne sarebbero andati su un'auto di grossa cilindrata. La casa di località Torzolla, alle porte del paesino dell'Alto Orvietano, è stata passata letteralmente passata letteralmente al setaccio dai militari che hanno effettuato anche rilievi scientifici. Adesso si tratterà di aspettare il verdetto dei laboratori.

Nel frattempo ci sono le testimonianze della padrona di casa e dei domestici. Dalla notte di domenica, dunque, è caccia all'uomo soprattutto nell'Orvietano e nel Perugino.

A seguito delle ricerche diramate dai carabinieri di Orvieto, solo in provincia di Perugia, nel week end, ci sono stati sedici arresti. Italiani e stranieri, ritenuti responsabili di vari reati che sono incappati negli eccezionali servizi di controllo messi in atto in tutta la regione per bloccare la fuga dei banditi di Ficulle.

Pubblicato il: 07/07/2009

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