Va all'Umbria il primato per decessi da overdose
"Sostenere che l'Umbria può essere soddisfatta di essere passata da un numero totale di 38 decessi nel 2007 ai 27 del 2009- sostiene Franco Zaffini, consigliere regionale di An-PdL- è quanto meno parziale e fuorviante"
Anche quest'anno va all'Umbria il primato per decessi da overdose, come risulta dalla relazione annuale sulle tossicodipendenze presentata dal sottosegretario Giovanardi.
L'Umbria ha un tasso di mortalità di circa tre volte superiore alla media nazionale. Sono 3,24 i morti ogni 100mila abitanti, mentre nel resto d'Italia si va da una forbice dello 0,22 del Trentino Alto Adige all'1,10 della regione Marche, con una media di 0,96. "Sostenere che l'Umbria può essere soddisfatta di essere passata da un numero totale di 38 decessi nel 2007 ai 27 del 2009- sostiene Franco Zaffini, consigliere regionale di An-PdL- è quanto meno parziale e fuorviante".
L'esponente del Pdl sostiene che il grado di drammaticità raggiunto dal fenomeno degli stupefacenti nella regione non può prescindere dall'azione politico-amministrativa: "Basterebbe che chi si occupa di politiche
antidroga nell'esecutivo ridimensionasse i deliri autocelebrativi e facesse un po' di sana autocritica - sostiene il capogruppo di An-Pdl - calibrando degli interventi più sulla base dell'efficacia che su quella
dell'ideologia. Occorre- prosegue Zaffini - porre fine alla politica della 'riduzione del danno' e iniziare a proporre reali strumenti di cura e opportunità di vita alternative rispetto quelle prospettate dall'universo
'droga'".
Secondo il consigliere regionale, si deve attivare una sinergia maggiore con le strutture autonome delle comunità di recupero che "in questa regione, sono contemplate come estrema ratio e vengono sistematicamente accantonate in favore di terapie casalinghe 'fai da te', grazie al Narcan distribuito presso i sert, o peggio ancora, delle unità di strada la cui utilità è pressoché nulla. In questo senso - conclude Zaffini - si dovrebbero indirizzare le risorse pubbliche del nostro territorio, se non vogliamo che l'Umbria resti la regione dei primati di cui vergognarsi".
Pubblicato il: 06/07/2009