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Concina non tradirà la promessa di rinnovamento

Ancora un week end di passione per Concina. La giunta non è ancora composta. Ma il sindaco rassicura che sta lavorando serenamente. I nomi ci saranno a metà settimana. Non passerà alcuna logica spartitoria. Cavalloro? 'Mai fatto il suo nome'. 

foto di copertina

ORVIETO - Ancora un week end di passione per Concina: si ostinano a non voler tornare i conti della sua giunta. Orvieto libera, Pdl, Udc, assessori esterni: le scelte sull'esecutivo sembrano essere in fase di stallo, invischiate in pericolose rivalità interne, soprattutto al Pdl e tra il Pdl e "Orvieto libera".

 

Da tempo il Pdl rimprovera alla lista civica eccessive ambizioni per quel che riguarda le poltrone dell'esecutivo e, d'altro canto, non mancano i conflitti neanche dentro il partito stesso. Il rebus è di difficile soluzione, soprattutto perché la squadra è composta da soli sei assessori e scontentare qualcuno, a questo punto, non è un rischio, bensì una vera e propria certezza.

 

Il neo sindaco Toni Concina si dice però sereno, e convinto che i nomi verranno fuori entro la metà della settimana. Di più: "sto lavorando in un clima di grande armonia", rassicura il sindaco, ricordando il vecchio adagio "la gattina frettolosa fece i gattini ciechi". "Non mi corre dietro nessuno - spiega - se non l'urgenza della situazione". Il consiglio comunale è convocato, oramai ufficialmente, per lunedì 13 luglio. "Ci stiamo incontrando, abbiamo ristretto la rosa, lavorando su delle ipotesi e continueremo a farlo, in un clima di doverosa attenzione, certamente, ma comunque di serenità. La composizione della giunta - ribadisce Concina - non è certo un problema da farmi perdere la bussola, è semmai qualcosa di molto sfidante".

 

Concina, cordiale e affabile come sempre, è però fermo quando respinge con forza l'idea che ad ispirare la sua giunta possa esserci una spartizione strettamente numerica e proporzionale delle poltrone tra le liste. "Altrimenti dove sarebbe il rinnovamento?", dice. Insomma, come a dire: tranquilli, nessuno mi mette sotto scacco, farò a modo mio. Allo stesso modo Concina nega che ci sia mai stata sulla bilancia l'ipotesi Claudio Cavalloro. "Il nome di Cavalloro non è mai stato oggetto di una mia valutazione, non so se l'abbia fatto qualcuno, ma se cosi è, era di certo qualcuno che non era titolato farlo", precisa il neosindaco. Intanto, dopo la nomina della giunta provinciale, il Pd ad Orvieto ha accusato l'ennesimo colpo. Con la presa di posizione contro la rappresentanza territoriale che, in Provincia, è scesa da tre a uno, i Democratici della Rupe hanno attaccato duramente il segretario provinciale, Roberto Montagnoli.

 

Una presa di posizione "tardiva" la definisce da Allerona il riconfermato sindaco Valentino Rocchigiani (ex Ds ora Sd). "Mi permetto due piccoli suggerimenti - avanza Rocchigiani - dal punto di vista istituzionale, si rispolveri l'idea del coordinamento dei Comuni che sappiano, insieme, fare azione forte per la legittima difesa del nostro territorio, dal punto di vista politico si abbia la forza, a partire da sinistra, ma soprattutto nel Pd, di mettere da parte gli autori e i responsabili di quanto accaduto e si faccia avanzare una nuova classe dirigente, con la mente libera da preconcetti o desideri di rivalsa e vendetta".

 

E proprio questa nuova classe dirigente dovrebbe essere presentata lunedì sera, data per la quale è stato convocato il coordinamento comunale slittato venerdì, in cui Trappolino avrebbe dovuto fare i dieci nomi del nuovo comitato che reggerà il partito fino al congresso. L'organismo si riunirà in forma allargata alla presenza anche dei sindaci del comprensorio.

Pubblicato il: 04/07/2009

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