Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Cocaina, orvietano in manette

Con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti continuato, ieri mattina, al termine di un'indagine durata oltre un anno, è stato tratto in arresto, Daniele Cavalloro. Una quindicina gli indgati. Al centro dello spaccio:  cocaina, hashish e anfetamine

foto di copertina

ORVIETO - Cocaina, hashish e anfetamine: un giro di droga da diverse migliaia di euro a settimana che avrebbe rifornito decine di giovani orvietani nella fascia di età che va dai venticinque e i trentacinque anni. Con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti continuato, su ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Orvieto, a firma del gip Gianluca Forlani, ieri mattina, al termine di un'indagine durata oltre un anno, è stato tratto in arresto, Daniele Cavalloro. Ventisette anni, orvietano, già ai domiciliari nel 2000 con la Chaos, inchiesta dalla quale è uscito nel 2006 con un patteggiamento a un anno e due mesi (più ammenda), Cavalloro è ritenuto dagli investigatori uno dei principali punti di riferimento di un discreto giro di droga che circolerebbe sulla Rupe.

 

Quella che ha portato a far scattare le manette per il ventisettenne orvietano, comproprietario di un bar cittadino, sarebbe infatti un'indagine ben più vasta. Nel registro degli indagati della procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto figurerebbero, al momento, almeno una quindicina di nomi, tra presunti spacciatori e assuntori. Al punto da convincere i carabinieri che quello messo in piedi per far circolare la "neve", l'hashish, ma anche le pasticche sulla Rupe sia una sorta di "vendita al minuto", destinata - a detta degli inquirenti - ad una variegata clientela.

 

La droga sembra che venisse dal Perugino, ma addirittura anche dal Milanese. Sei le perquisizioni scattate, ieri mattina, nel blitz dei militari dell'aliquota operativa, coadiuvati dalle unità cinofile, in tre Regioni: Lazio, Lombardia e Umbria. Al setaccio, intorno alle 7, è stata passata anche l'abitazione di Cavalloro e il bar di proprietà. I carabinieri, nel complesso, avrebbero trovato soltanto un modesto quantitativo di hashish.

 

Cavalloro era però sotto gli occhi degli investigatori da qualche tempo. Alla fine del mese di aprile, era stato fermato di carabinieri di Marsciano in compagnia di un amico orvietano che era alla guida di un taxi. In quell'occasione venne segnalato alla Prefettura quale assuntore.

 

Le indagini, in ogni caso, partono da diverso tempo prima - marzo dello scorso anno, all'incirca - e sarebbero da ricollegare anche all'arresto, i primi di marzo, del trentatreenne di Ciconia trovato alla stazione ferroviaria con quindici grammi di cocaina, mentre scendeva da un treno proveniente da Perugia.

 

Le mosse del ventisettenne orvietano di questo ultimo anno, sono ricostruite in un'ordinanza di una settantina di pagine. Sei i capi d'imputazione che gli vengono contestati, rispondenti ad altrettanti episodi di spaccio. A suo carico ci sarebbero testimonianze, riprese video, appostamenti e indagini tecniche, presumibilmente intercettazioni telefoniche. In tutto, nell'inchiesta sarebbero state sentite una quarantina di persone ed altre potrebbero essere ascoltate nelle prossime ore, in cui si attendono risvolti.

 

Cavalloro non era a casa, ieri mattina, quando i carabinieri lo sono andati a prelevare dall'abitazione. I militari non avrebbero fatto altro che chiamarlo al cellulare, dicendogli che lo aspettavano a casa. E lui si sarebbe prontamente consegnato.

Pubblicato il: 04/07/2009

Torna alle notizie...