Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

L'Asl ha aperto la pentola di una malcelata insofferenza

L' infuocato dibattito che coincide con la riapertura dell'attività politica ad Orvieto

Politica

di Platone

Ora lo possiamo dire. Non è più solo un problema di nomine che hanno escluso uomini orvietani. Questo può essere il giudizio di chi, come Buconi, ha imparato ad avere una visione della politica come quella che si potrebbe trarre da letture altamente formanti come Topolino o Diabolik: la politica è altro dallo "sproloquio" qualunquista di un rappresentante di se stesso o poco più (so che mi prenderò le ire del buon Buconi e le accetto) che forse soffre di manie di persecuzione ad opera di Diessini e socialisti. Per questo speriamo che dalla critica alle diverse posizioni dei diversi partiti politici che stanno in maggioranza ed all'opposizione ci siano ora non delle ricette ma delle proposte. Diciamo che, ancora una volta, Orvieto (come accade anche a tante altre realtà di periferia in ogni parte d'Italia) soffre della prepotenza di chi ha i numeri per decidere quel che gli pare e come gli pare. Lo fa rallentando un necessario equilibrio territoriale tra province, non solo utile ma necessario per un Consiglio Regionale che porti rispetto a tutte le realtà territoriali. Lo fa, come è accaduto, per assicurare posti di rilievo nella Asl di Terni. Ma a volte - e noi diciamo troppo spesso - lo fa e lo ha fatto anche grazie alle promesse che vengono fatte a qualche personaggio politico locale che troppo ingenuamente accetta quella che risulta essere una scommessa persa. Fu così per una Usl chiusa a fronte di promesse scarsamente mantenute. E forse è così anche adesso. Lo si vede dagli interventi più o meno duri delle forze politiche locali. Qualcuna - senza fare nomi - sembra quasi essere stata avvisata da una frase del tipo "Da Orvieto non alzate la voce più di tanto perché, in ogni caso, quelli che hanno eletto rappresentano il partito a livello regionale, sono dei nostri".

Comunque, a fronte di un quadro ormai ben chiaro ed ormai a pochi mesi dalle elezioni amministrative, come pensa Orvieto di difendersi da questi attacchi? Dopo questo gioco al massacro tutto orvietano con i partiti che si scaricano le responsabilità a vicenda, quali saranno le azioni da compiere? E quali programmi avranno le diverse coalizioni per dare ad Orvieto lo spazio che merita a livello regionale? E infine - cosa importantissima - chi verrà a chiedere i voti agli Orvietani per Provincia o Regione, che cosa farà per la nostra città? Questa volta non basteranno promesse ma ruoli di forte garanzia per questo territorio.

Pubblicato il: 08/09/2003

Torna alle notizie...