Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Anatra zoppa, sono in molti a voler aiutare Concina

di Stefania Tomba Intanto il PD si appresta a ripartire. Ripartire dal suo onorevole, che non sembra certo intenzionato a dimettersi

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Anatra zoppa, sono in molti a voler aiutare Concina. Dopo i segnali di apertura del Pd, dai banchi dell'opposizione si dicono pronti a fare la loro parte anche i Comunisti italiani che, in consiglio, sono rappresentati di diritto dal candidato sindaco non eletto Carlo Tonelli. "La costruzione di una nuova classe dirigente di centrosinistra non dovrà essere originata soltanto nelle sedi politiche dei partiti - ha sentenziato ieri il segretario locale, Gianpietro Piccini - ma potrà avere stimoli sostanziali dai banchi del consiglio comunale, di lì, dimostrando ai nostri concittadini di saperli rappresentare secondo le effettive esigenze della città, operando con una opposizione costruttiva rispetto ai deliberati della giunta quando in questi si ravvisassero gli interessi della collettività".

Ma Piccini, tirato in ballo dalle analisi post - voto, in modo particolare da quelle di Rifondazione, non esita a girare il coltello nella piaga,  facendo notare la proporzione dello spostamento dei voti al ballottaggio (circa 2000). E a questo proposito: "Non vorremmo infierire con giudizi scontati - manda a dire Piccini al Pd - ma riteniamo che, piaccia o non piaccia, chi si dovesse attardare a non prendere atto che la città ha emesso un severo giudizio, sarebbe bene che ripensasse il proprio modo di stare in politica".

Insomma, al Pd e al suo gruppo dirigente si richiede, da più parti, un esame di coscienza e un'ammissione delle proprie colpe. Lunedì sera, tutti i nodi verranno al pettine, con il coordinamento comunale che dovrebbe impostare la nuova rotta dei Democratici. Trappolino, a dispetto delle pressioni, non pare affatto intenzionato a dimettersi (come conferma indirettamente anche la lucidità dell'intervento di ieri sul nostro giornale), quanto piuttosto a mettercela tutta, per far ripartire i Democratici. E il Pd di Orvieto questo si appresterà a fare, con ogni probabilità: ripartire dal suo onorevole.

Un appello a superare l'anatra zoppa, infine, viene lanciato anche da Pier Luigi Leoni, autorevole esponente del Pdl e tra le personalità  più influenti che in questi giorni, a destra e a sinistra, si sono messi in movimento per trovare una soluzione di governabilità per la città. "Se si considera la democrazia un valore morale (come la considero io e, spero, gli amministratori eletti) e non solo una tecnica per l'attribuzione e la distribuzione del potere - dice Leoni - i problemi suscitati dall'anatra zoppa possono essere superati. La soluzione può essere trovata, attestandosi su un profilo morale più alto di quello che sovente prevale in politica. Occorre un po' d'intelligente umiltà - invita Leoni - Quella umiltà della quale gli uomini sono capaci, soprattutto quando sono costretti dalle circostanze".

Intanto sulla Rupe, impazza il toto - assessore, sulla scorta dei ruoli e delle ambizioni dei singoli, ma anche in base al computo delle preferenze ottenute dai candidati nelle liste. Senza contare, però - elemento centrale - che Concina ha mano libera, forse come nessun altro sindaco prima di lui, anche alla luce di un risultato più suo, che non della coalizione che lo sostiene. In ogni caso, se il ruolo di vicesindaco, secondo le voci che vanno per la maggiore, sembrano destinati a giocarselo Antonio Barberani e Stefano Olimpieri, sembra sempre più probabile l'ipotesi che primo cittadino affidi ad un assessore esterno il Bilancio, a meno che non decida di tenere per sé le delicate deleghe. 

 

Pubblicato il: 27/06/2009

Torna alle notizie...