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Orvieto liberata. Ma il ventidue di giugno sarà data/per avviarla ad una nuova gloria?

di Dante Freddi Il totoassessori animerà l'informazione dei prossimi giorni. Ma le informazioni "vere" sono davvero scarse, perché questa volta a decidere è soltanto lui, il sindaco Còncina, libero come nessun sindaco prima di lui su questa decisione

foto di copertina

di Dante Freddi

Nei prossimi giorni, mentre Toni Còncina deciderà la sua squadra,  noi pubblicheremo ipotesi di assessori e presidenti.
Sono quelli "che si dice" e non possono essere altro, perché le previsioni risultano più difficili che in altri tempi. Alcuni si sentiranno bruciati perché si fa il loro, qualche altro si offenderà perché non è stato nominato, qualche altro ancora perché  paventiamo che possa diventare assessore nella città che amiamo.

Ne sappiamo poco perché il sindaco Còncina è l'unico che deciderà.

Lui è potentissimo, al contrario di altri che lo hanno preceduto. Sa che la vittoria è soltanto la sua e di quelle migliaia di orvietani che lo hanno votato. Dietro a lui non ci sono strutture di partito o una classe dirigente leggibile e presente che ha arato il terreno e può pretendere il frutto. Forza Italia infatti non era presente nel precedente Consiglio perché il suo consigliere è passato al PD e AN ha avuto un ruolo marginale, reso dignitoso e utile soltanto dalla competenza di Zazzaretta nel settore urbanistico e dalla simpatia di Giardini. Il seme Còncina è per il centrodestra una grazia di Dio che è cresciuta su un terreno già pronto ad accoglierla, reso maturo e concimato da altri.  Né qualcuno del centrodestra potrebbe pensare di fargli imposizioni e giocarsi la fortuna che gli è toccata.
Scrive in un corsivo un'orvietana simpatizzante del PD che Loriana Stella "non ha interpretato la voglia vera di rinascita economica e culturale di un territorio da troppi anni abbandonato e non governato dalle idee, ma solo dagli interessi personali che il suo partito purtroppo ha rappresentato. La società orvietana  negli anni ha vissuto la frustrazione  di una classe politica locale che ha anteposto in modo arrogante gli interessi personali al bene della collettività e all'economia di un territorio". 
Non mi sembra che ci sia altro da aggiungere. Questo è anche il sentimento di centinaia di lettori che sono intervenuti sul nostro giornale con il loro "viva Toni" e che provengono ovviamente dal centrosinistra, perché lì erano i voti, o da un legittimo centrodestra "politico", non conquistato certamente dall'azione di opposizione, un'opposizione del "no", sempre e comunque, per principio, per pigrizia, per ignoranza dei problemi.

Ricorda il simpatico Anonimo orvietano che nel suo ultimo intervento:
Ed ora Orvieto ride liberata
Da sessant'anni di pesante storia,
Ma il ventidue di giugno sarà data
Per avviarla ad una nuova gloria?

Una domanda a cui non sappiamo rispondere.

Nota per i lettori. Il totoassessori che ci sarà lo vogliamo educato e grazioso e spiritoso, perché diremo di persone e non pubblicheremo alcun commento che non sia più che rispettoso.

San Pietro Parenzo martire aiutaci tu.


 

 

Pubblicato il: 26/06/2009

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