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Orvieto. Al lavoro per costruire un governo della città

Nove a undici. Sono i nuemeri dell'anatra zoppa. Impegno in questi giorni di Còncina per definire l'Amministrazione e nella maggioranza-minoranza per individuare i comportamenti da tenere nel nuovo delicatissimo ruolo

di Stefania Tomba

ORVIETO - Nove a undici: ecco l'anatra zoppa che il neo sindaco Toni Concina si troverà a gestire in consiglio comunale. Con la proclamazione degli eletti, avvenuta ieri mattina alle 11, al termine delle verifiche dell'ufficio centrale elettorale, nominato dal tribunale di Orvieto e presieduto dal giudice Gian Luca Forlani, c'è finalmente l'ufficialità sui nomi che siederanno nella massima assise cittadina.

Oltre al sindaco Toni Concina: Stefano Olimpieri, Felice Zazzaretta, Roberta Tardani, Gianluca Luciani, Antonio Barberani e Luciano Cencioni per il Pdl, Massimo Rosmini e Marco Sciarra per "Orvieto Libera", Carlo Tonelli, candidato sindaco, non eletto, per il PdCi, Loriana Stella (candidata sindaco, non eletta), Giuseppe Germani, Leonardo Mariani, Donatella Belcapo, Marco Frizza, Roberto Meffi, Anna Rita Mortini, Adriana Bugnini, Marco Moscetti, Antonella Annulli per il Pd, Evasio Gialletti per Sinistra e libertà.

La composizione potrebbe, evidentemente, ulteriormente cambiare, nel caso qualche consigliere, come è molto probabile, venisse nominato assessore nella giunta che Concina ufficializzerà a giorni. In questo caso, hanno buone chance di entrare in consiglio anche altri rappresentanti sia del Pdl che di Orvieto libera. I primi due non eletti per ciascuna lista sono, nell'ordine, Guido Turreni e Carlo Perali per il Pdl e Angelo Ranchino e Pier Giorgio Pizzo per "Orvieto libera". Tra i banchi del Pd c'è, poi, l'incognita del ricorso che starebbe meditando il primo dei non eletti, Oriano Ricci separato solo da un voto dall'attuale consigliera, Antonella Annulli, una new entry nell'assise e in politica.

In ogni caso, i nomi non cambiano gli equilibri. Che sono la vera partita che si apre adesso per il neo sindaco e per la sua opposizione - maggioranza. Si impongono scelte importanti, dall'una e dall'altra parte.

Toni Concina lo ha detto chiaramente: le porte sono aperte a tutti, a chiunque vorrà dargli una mano per il bene della città. Non è altrettanto chiaro cosa farà l'opposizione, ancora impaludata nelle recriminazioni post - sconfitta. E non poteva essere diversamente, visto che il dato che ha consegnato la città del Duomo al centrodestra è davvero storico. Oltre che intriso di contraddizioni.

Ma qualcosa si muove. Il Pd ha avviato una serie di confronti, non solo a livello locale, per capire come giocare il proprio ruolo, in questa identità nuova che le urne gli hanno cucito addosso, quella di partito di maggioranza relativa e, al contempo, di partito d'opposizione. Riunioni, incontri che culmineranno la prossima settimana in un coordinamento in cui potrebbero anche arrivare le dimissioni del segretario, l'onorevole Carlo Emanuele Trappolino, sul quale si stanno esercitando da più parti pressioni, non sempre a fin di bene. Trappolino si è rimesso in azione. Ha voluto congratularsi con Concina e sta faticosamente riprendendo le redini del partito, ma non rilascia ancora dichiarazioni ufficiali.

Intanto, il neo sindaco Toni Concina ha preso possesso del suo nuovo ufficio presso la sede comunale e, dopo aver incontrato il segretario generale, ha messo in calendario incontri con i dirigenti. Concina ha manifestato anche l'intenzione di conoscere personalmente tutti i dipendenti comunali, per cui partirà presto anche un suo "tour" presso le diverse strutture in cui è articolata l'amministrazione. Tra dieci giorni al massimo, il primo consiglio.

Pubblicato il: 25/06/2009

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