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Stella. Dobbiamo far uscire la città da questo becerume

di Stefania Tomba "Noi siamo questi, senza ombre e senza ditrologie". Anche Còncina si dissocia dalle azioni che hanno creato questo clima pesante

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Cosa accomuna Concina e la Stella? A parole: il rinnovamento. Sì perché, a distanza di poche ore, ieri, entrambi i candidati al ballottaggio hanno preso le distanze dai veleni, dalle calunnie e dai "vecchi" metodi di denigrazione dell'avversario circolati in questi ultimi giorni. Il tutto all'indomani di una serie infinita di chiacchiere su presunti liti, addirittura risse e insulti, episodi simbolicamente culminati, in ultimo, nella messa in circolazione di un dossier riguardante l'ex sindaco Cimicchi.

 

"Avevo sperato in un cambiamento nei modi di fare - ha detto Loriana Stella in conferenza stampa, al fianco della sua coalizione (nella foto) - speravo che la città uscisse da questo becerume. Poi, da ultimo, dopo tante calunnie, è arrivata anche la boutade del Pdl sul termovalorizzatore a cui da tempo abbiamo detto chiaramente no". "Fandonie - ha sentenziato la Stella - tirate in ballo da chi non ha argomenti per la città. Noi invece le idee ce le abbiamo chiarissime. E, soprattutto, siamo questi, senza ombre e senza dietrologie".

 

Chiaro il riferimento al duo che il Pdl vorrebbe in ricomposizione, Stella - Cimicchi, da cui ha preso le distanze anche il segretario Carlo Emanuele Trappolino, sollecitato a rispondere all'appello - "basta con le vendette" - che l'ex sindaco ha lanciato oramai una settimana fa. "Non credo che dobbiamo fare i conti col passato - ha detto Trappolino -. Se vogliamo essere seri ed attuali non possiamo tornare agli anni Novanta, c'è bisogno semmai di attualizzare le questioni, con scelte chiare e proiettate al futuro".

 

E se Concina ultimamente sta tendendo la mano, con una certa assiduità, ai giovani del Pd, Trappolino ne ha anche per lui. "I giovani del Pd - dice - vogliono sì un cambiamento, ma nei valori e nei contenuti, che non sono gli stessi di Concina. La delega in bianco che questi gli chiede suona come un'offesa. Ma davvero Concina pensa di vendere ai giovani orvietani il campo dei miracoli di Pinocchio?".

 

Dal canto suo anche Toni Concina si dice offeso. Non da Trappolino, ma da Cimicchi. "Sono tirato per la giacca da un'inquietante presa di posizione dell'ex sindaco Cimicchi che mi offende profondamente, come uomo e come candidato" esordisce Concina. Il candidato di Ol e Pdl non prende le distanza dalla nota del Pdl, pur diffusa a sua insaputa: "non aggiunge niente di nuovo - dice - ad antiche, trite e ritrite polemiche che da anni circolano in città, senza che nel passato abbiano provocato la pittoresca irritazione di Cimicchi".

 

Quello da cui, invece, prende le distanze è il dossier anonimo. "Rinnego con forza il contenuto, che peraltro disconosco e quindi qualunque esso sia, di qualsiasi dossier anonimo riguardante chicchessia", è la sua dichiarazione. "Ciò che sta accadendo - aggiunge anche Concina - deve confermare sempre più agli orvietani la necessità di cambiare metodo di confronto politico, ricorrendo con determinazione alla chiarezza ed alla trasparenza".

 

Concina conclude con un monito che riguarda anche i suoi: "Esorto quelle forze contrarie al cambiamento, in qualunque schieramento militino - precisa - a ricordare che il mio programma, e lo confermo in modo determinato, ha messo al primo posto il rinnovamento del costume politico della città". Sulla questione dell'inceneritore, infine, è intervenuto anche Maurizio Conticelli, per ricordare le posizioni contraddittorie del Pdl che oggi lo evoca come un male, mentre Antonio Barberani, nel 2007, nelle vesti di rappresentante di Fi, espresse rammarico per la mancata attuazione del progetto.

Pubblicato il: 18/06/2009

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