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I luoghi delle antiche memorie storiche

La Confcommercio propone un'azione di restyling del centro storico anche attraverso il recupero e la sistemazione di angoli abbandonati e giardini privati

Società

La Confcommercio propone un'azione di restyling del centro storico anche attraverso il recupero e la sistemazione di angoli abbandonati e giardini privati.

L'associazione dei commercianti orvietani esprime duri giudizi sulla politica urbanistica comunale, ma valuta positivamente le iniziative a tutela dei beni architettonici e si inserisce nel dibattito sul futuro della città con la proposta di un'azione di restyling del centro storico, anche attraverso il recupero e la sistemazione di angoli abbandonati e giardini privati.

La proposta della Confcommercio di Orvieto

La Confcommercio, nell'elogiare l'iniziativa intrapresa dal Comune, relativa ad una maggior tutela nella conservazione dei beni architettonici, denuncia allo stesso tempo la totale indifferenza nei confronti del proprio territorio. Troppe volte abbiamo assistito a permessi rilasciati sulla base di speculazioni e comunque sempre alla ricerca di nuove aree dove poter andare a costruire. Queste sono le motivazioni che poi di fatto ci hanno così portato a subire veri e propri abusi. Vedi le case costruite lungo le pendici della rupe o quelle edificate al Tamburino o quelle ancora in località l'Arcone. È ora che l'Amministrazione si ravveda e comprenda l'importanza dell'ambiente, ricordando che la sua conservazione resta per noi la maggior risorsa e non ci sembra che la strada da percorrere sia quella attualmente perseguita. Ma è proprio dalla conservazione dell'ambiente e nel rispetto di sensibilità diverse, che la Confcommercio lancia una campagna in sua difesa cercando di salvaguardare l'esistente, riportando quindi l'attenzione proprio sui valori più intimi e profondi da tutti definiti " i luoghi delle antiche memorie storiche". Tale proposta, che si inserisce nel quadro di un programma molto più vasto, si orienta anche nella nuova direzione di rispetto voluta dal Comune segnalando così tutti i luoghi caratteristici d'Orvieto, come scorci, vicoli e giardini, al fine di avviare una campagna di sensibilizzazione capace di coinvolgere la gente. Quindi, in accordo con il consiglio di zona cittadino, si potrebbe dare il via ad un censimento di tutti gli orti e giardini presenti sulla rupe e proseguire ad una rivisitazione di tutti quegli spazi verdi, troppo discreti per non definirli anonimi, trasformandoli da spazi inosservati in un unico giardino, da cui una folta e rigogliosa vegetazione si affacci sulle vie della città in una cascata di verde e di colore, offrendo così una situazione molto piacevole di viali fioriti e passeggiate inaspettate.

Tale proposta trova giustificazione nell'abbondanza di questi stessi spazi e nella loro ubicazione disseminata un po' dovunque, nonché nella lunghezza dei suoi muri, messi lì a loro difesa e valutabili in alcune centinaia di metri lineari, dalle quali, mani esperte potrebbero dar loro una interpretazione molto diversa permettendo così ai rampicanti di affacciarsi sulla strada cambiando look alla città. Un'operazione, tutto sommato, poco costosa e nella quale il Comune potrebbe intervenire con degli incentivi ai proprietari, offrendo loro, insieme alla fornitura delle piante, grate metalliche per sormontare i muri e forse qualche consiglio dato da alcuni esperti giardini, per dar inizio ad un'operazione molto gradevole e visibile, per turisti e residenti.

Pubblicato il: 04/09/2003

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