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Cimicchi,' basta vendette'. Còncina, 'saprò governare bene la città'

di Dante Freddi Conferenza stampa dei due. Cimicchi riproponre nel dibattitto l'insopportabilità della lotta politica in città. Còncina ricorda agli orvietani che sarà sindaco e governerà con tutte le gambe disponibili

foto di copertina

di Dante Freddi

Giornata vivace ieri, giovedì, per la politica orvietana.
E' riapparso Stefano Cimicchi, che ha organizzato in mattinata una conferenza stampa .
Il suo appello è stato che "bisogna riportare a livelli umani la politica ad Orvieto semplicemente ricordando quello che è successo dal dopo guerra ad oggi  (Torroni, Giulietti, Barbabella, Casasole, Mocio). Ad Orvieto la politica ha ucciso le persone e rovinato le famiglie". Ed ha continuato con la considerazione, a sostegno della Stella,  che "Loriana Stella ha la struttura mentale e politica per ben governare, ma deve chiudere insieme a Mocio il ciclo, apparentemente inarrestabile, delle vendette. 
Cimicchi ha riportato nel dibattito politico il tema delicatissimo della durezza del confronto politico nella nostra città.
Che ci sia bisogno di un confronto sereno è evidente a tutti ed è vero che quando non c'è più la politica il livello si abbassa, il confronto trova altri argomenti ed emerge la maldicenza, il pettegolezzo, la superficialità. Ma è vero soprattutto che se il fine della battaglia politica non sono i progetti e le idee ma l'affermazione personale e della propria cricca, tutto si svilisce e assume toni cruenti. E poiché è così e lo è stato per molti e in molte occasioni, purtroppo rilevare quanto non va fatto serve a poco, pochissimo, a nulla. Individuare il peccato senza denunciare e punire i peccatori affinché si pentano è pura dialettica, che non impegna più di tanto ma che non modifica la realtà.
La "politica bella" che vuole Trappolino, ideale affascinante,  ha bisogno di coraggio, non di vendette. Il coraggio di allontanare dalla classe dirigente personalismi e persone, con comprensione e compassione, ma anche decisione. La città ha bisogno di una "rivoluzione".
A destra ci ha pensato Còncina e la sua Orvieto Libera, a sinistra è compito di Loriana Stella.
Senza speranza di cambiamento non si costruisce futuro. 

Nel pomeriggio è stata la volta di Toni Còncina, che ha garantito agli orvietani che, se eletto,  saprà governare la città anche senza maggioranza consiliare, fiducioso che i consiglieri più interessati al bene comune voteranno i suoi progetti, indipendentemente.
Toni Còncina è persona di mondo e sa che governare sarà possibile soltanto se qualche consigliere deciderà di appoggiarlo organicamente, se il clima sarà sereno, il conflitto morbido. Significa che se la sua eventuale giunta fosse composta da personaggi del centrodestra storico, non governerà mai, perché il dibattito soffrirà i dieci anni trascorsi di opposizione senza confronto, che hanno portato a qualcuno preferenze  dall'area di destra ma che non sono buone per amministrare in questa situazione.
Comunque, auguri per una campagna elettorale tranquilla e serena. Noi, per quanto possiamo, poniamo a disposizione gratuita uno spazio per ciascun contendente, certi che la consapevolezza è il presupposto delle scelte migliori.

Pubblicato il: 12/06/2009

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