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Domani, venerdì, è giorno di vigilia per noi Orvietani e di astinenza: giorno di silenzio che serve ad ascoltare il Cuore

Oggi, 1264, qui da Orvieto, Papa Urbano IV istituisce con la Bolla "Transiturus", per tutto il mondo, la solenne festività del Corpus et Sanguis Domini

di Silvio Manglaviti

 

Oggi, 1264, qui da Orvieto, Papa Urbano IV istituisce con la Bolla "Transiturus", per tutto il mondo, la solenne festività del Corpus et Sanguis Domini. S. Tommaso d'Aquino, anch'egli qui in Città presso il convento di S. Domenico, è incaricato dell'Officio della Messa.

Per noi orvietani è una giornata importantissima.

Fin da piccoli, tra i crociatini e le confraternite, poi, come figuranti nel Corteo Storico, abbiamo sempre partecipato con serietà e orgoglio alle manifestazioni che si susseguono fitte in queste giornate. 

Purtroppo oggi la nostra grande festa è disturbata dalla babele elettorale (e mi ci metto in mezzo pur'io con le mie baggianate).

Ma sento che non va bene.

 

Stona il vociare parolaio degli schieramenti opposti.

Contrasta il berciare (a tratti anche volgare, violento, offensivo, arrogante, supponente, blasfemo quasi) con la solennità della Festa.

La nostra Città è divisa; diabolicamente divisa. Che lo sia da sempre, storicamente, non giustifica e non ne diminuisce la gravosità.

 

Faccio appello a tutte le persone di buona volontà che sono, fanno e vivono questa coda di campagna elettorale, affinché si smorzino i toni del confronto.

 

Orvieto è Città della Fede. Che lo si voglia o no, che piaccia o meno. Questo solo basta e merita considerazione e rispetto.

 

Domani, venerdì, è giorno di vigilia per noi Orvietani e di astinenza: giorno di silenzio che serve ad ascoltare il Cuore.

 

Pubblicato il: 11/06/2009

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