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Tutti contro tutti, e sull'Asl interviene lo Sdi ternano

Con le recenti nomine nel settore della Sanità la Provincia di Terni ha veramente toccato il fondo. In questa occasione Terni e la sua provincia ha assistito impotente a nomine decise a Perugia

Cronaca

La scelta deri dirigenti delle ASL ha provocato un terremoto all'interno dei partiti. È stato l'ultimo sgarbo dei perugini nei confronti dei ternani e dei ternani e dei perugini verso gli orvietani.

Cimicchi ha rassegnato le dimissioni da presidente della Conferenza dei sindaci dell'Orvietano, diesse, Rifondazione e Margherita gridano vendetta.

Lo SDI di Orvieto, poi, è intervenuto in modo estremamente deciso ed ha rivendicato il ruolo del nostro territorio nelle fasi decisionali e stigmatizzato le scelte che sono state operate nella gestione della sanità orvietana, e non solo.

Ora interviene la Federazione Sdi di Terni, che se la prende con i perugini ma definisce 'sterili ed anacronistiche' le rivendicazioni degli orvietani. Insomma tutti contro tutti. E in questi squarci nel centrosinistra, ovviamente, si inserisce il centrodestra e prendono fiato a spinte centrifughe.

Questo la presa di posizione dello Sdi ternano

Con le recenti nomine nel settore della Sanità la Provincia di Terni ha veramente toccato il fondo. Come già avvenuto in altri settori, anche in questa occasione Terni e la sua provincia ha assistito impotente a nomine decise a Perugia dalla Giunta Regionale in un quadro di spartizione di potere difficilmente decifrabile e che rischia di far fare un passo indietro rispetto ai buoni risultati acquisiti in questi ultimi anni.

Va denunciato il metodo profondamente ipocrita di chi, nascondendosi dietro la presunta autonomia delle scelte compiute dai Direttori generali, hanno pianificato organigrammi di stampo lottizzatorio la cui impronta e i cui fini non si discostano da quelli che venivano realizzati nella tanto vituperata prima repubblica. A nostro giudizio la situazione di oggi è ancora peggiore di quella passata in quanto le decisioni appaiono oggi unilaterali, prese da pochissime persone in un quadro di mera "distribuzione di potere", anche contro gli interessi di intere comunità. La sanità è un settore troppo importante per essere considerato terreno di scontro tra forze politiche o addirittura tra le singole componenti o singoli leaders di uno stesso partito. Questo metodo in uso ormai da alcuni anni va denunciato apertamente poiché è intollerabile continuare a nascondersi, opportunisticamente, dietro "la foglia di fico" della presunta autonomia delle scelte dei Direttori generali. E' questa la responsabilità della Giunta regionale che dovrebbe operare e scegliere nell'interesse di tutta le Regione e non disinteressandosi delle istanze che provengono da una intera provincia.

Se le nomine fatte sottendono future scelte politiche, neanche le forze politiche (DS e Margherita) che nella nostra provincia sono state "premiate" dalla magnanimità dei Direttori generali, dovrebbero gioire in quanto cupo sembra essere il futuro delle attuali strutture sanitarie della nostra provincia (Azienda ospedaliera e Asl). Il nostro territorio ha già dato tanto per contribuire alla razionalizzazione della spesa sanitaria della nostra Regione, sarebbe giunto il momento che la Giunta regionale iniziasse ad intervenire a Perugia e dintorni, laddove esistono i veri sprechi e dove veramente c'è "del grasso" da eliminare.

Con queste preoccupazioni noi socialisti chiediamo che nel futuro nessun passo indietro venga fatto per le strutture sanitarie della nostra provincia: l'Azienda ospedaliera deve continuare ad essere un centro di eccellenza per le alte specializzazioni e per la ricerca dell'intera regione, migliorando le buone performaces ottenute in questi ultimi anni e allontanando le mire di chi vorrebbe ridimensionare l'autonomia dell'Azienda ospedaliera di Terni a vantaggio delle analoghe strutture presenti a Perugia; la ASL va potenziata migliorando i servizi e aumentando le strutture presenti su tutto il territorio, tenendo conto delle peculiarità del comprensorio orvietano già fortemente penalizzato nel recente passato con la soppressione dell'ASL n. 5; va portato a compimento il progetto definitivo per la realizzazione dell'Ospedale comprensoriale di Narni e Amelia.

Sono poche ma chiare le richieste che giriamo alla Giunta regionale e ai Direttori sanitari della nostra provincia e rimaniamo in attesa di conoscere le loro idee in proposito.

Infine, in un quadro siffatto anacronistiche e sterili appaiono le diatribe tra singoli territori della nostra provincia in quanto, tutti insieme, dovremmo con coraggio aprire una vertenza con la Giunta regionale partendo dalla prossima legge elettorale e dal riequilibrio territoriale tra le due province.

Terni 2° settembre 2003

La segreteria della Federazione SDI di Terni

Pubblicato il: 04/09/2003

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