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Orvieto al ballottaggio

Penalizzata dal voto disgiunto che si è affermato oltre ogni aspettativa, Loriana Stella (Pd, IdV, Sinistra e libertà, Prc, "Una Stella in Comune")  non viene eletta al primo turno, Toni Concina ("Orvieto libera" e Pdl) fa volare il centrodestra al 42,75% e Carlo Tonelli (PdCi e "Uniti per cambiare") non va oltre le previsioni: 8,66%

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Le sue liste arrivano al 54,34% ma lei si ferma al 48,59%. E sulla Rupe - risultato storico, per la prima volta in sessant'anni - è ballottaggio per le Comunali.

Penalizzata dal voto disgiunto che si è affermato oltre ogni aspettativa, Loriana Stella (Pd, IdV, Sinistra e libertà, Prc, "Una Stella in Comune")  non viene eletta al prima turno, Toni Concina ("Orvieto libera" e Pdl) fa volare il centrodestra al 42,75% e Carlo Tonelli (PdCi e "Uniti per cambiare") non va oltre le previsioni: 8,66%.

Il testa a testa tra i due candidati è andato avanti fino all'ultimo, con la Stella che, a quattro sezioni dalla fine dello spoglio, ha cominciato a prendere il largo, distanziando Concina quando oramai il ballottaggio sembrava scontato. Troppo tardi, però.

La candidata del Pd è rimasta vittima soprattutto del voto disgiunto che ha premiato, invece, Toni Concina. Basti pensare che il candidato di Orvieto libera e Pdl ha incassato il 42,75% contro il 38,47% delle liste che lo sostengono. Sul dato ha inciso, in parte, il fatto che molti elettori lo hanno votato senza esprimere preferenze e votare liste. Ma da un'analisi attenta, seppure a caldo, del voto disgiunto, si profila pure lo scenario di una vendetta post primarie consumata a freddo. Nei Democratici è iniziata la resa dei conti.

Musi lunghi a via Pianzola, dove la Stella ha atteso il verdetto delle urne fino a tarda notte. Gli umori nella giornata di ieri sono cambiati in continuazione, in un crescendo di attesa e preoccupazione. Tanta la gente in Comune. Mentre Toni Concina, dopo un giro per i seggi, ha preferito una cena con la moglie e alcuni amici in un noto ristorante della città.

Lunghissimo lo spoglio delle 13.982 schede per le numerose contestazioni che ci sono state nei vari seggi.

Il Pd resta il partito di maggioranza relativa col 37,33%, Pdl al 27,18. La formazione di centrodestra guadagna circa 8 punti percentuali rispetto al 2004. Liste civiche. Piace "Orvieto libera" dell'avvocato Angelo Ranchino (172 preferenze) che raccoglie oltre l'11%. Fanno molto bene soprattutto il dottor Massimo Rosmini (237 preferenze) e Marco Sciarra (205 preferenze). Non ha acceso entusiasmi invece "Una Stella in Comune", la lista di Giovanni Tonelli che ha aiutato la Stella con 400 voti circa. La contestata candidatura di Angelo Lombardozzi ha raccolto 37 preferenze, esattamente come il capolista Giovanni Tonelli.

Tra i candidati del Pd, record di preferenze per Giuseppe Germani (296), seguito a distanza da Donatella Belcapo (254), Leonardo Mariani (capolista con 265), Roberto Meffi (185), Marco Frizza (222), Adriana Bugnini (168), Anna Rita Mortini (174).

L'ex presidente del consiglio comunale, Evasio Gialletti (268 prefrenze) è il più votato di Sinistra e libertà, "esperimento" che raggiunge appena 7%. Non sfonda l'Idv che resta sotto il 3%.

Infine, la lista civica di Andrea Muzi, "Uniti per cambiare". Catalizza il voto di circa 239 orvietani di cui 57 attribuiti al capolista e 49 ad Attilio Attioli.

Ma il record assoluto di preferenze spetta a Stefano Olimpieri (Pdl) con ben 375 preferenze.

 

 

Pubblicato il: 09/06/2009

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