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Schiamazzi notturni, non si placa la polemica

Ad intervenire è il rappresentante dell'associazione Cittadinanzattiva Gianni Pietro Mencarelli. Se non si interverrà subito con un regolamento preciso e soprattutto con una buona dose di buon senso la soluzione è lontana

ORVIETO - Non si placa lo contro sugli schiamazzi notturni: nel mirino bar e locali notturni. Dopo le velate minacce di querela da parte del gestore del Tres Jolie, Michele Piacentini, a carico della presidente del comitato antirumore, Maria Silvana Cerquetti per le segnalazioni a sua detta "fasulle", ad intervenire è il rappresentante dell'associazione Cittadinanzattiva. Per Gianni Pietro Mencarelli la colpa di questo vicolo cieco in cui si è infognato il problema, sta tutta nell'assenza di un regolamento onnicomprensivo: dai tavoli all'occupazione del suolo pubblico, fino alle soglie tollerabili dei rumori. La responsabilità in questo sarebbe anche delle associazioni contro cui Mencarelli punta il dito. "Aver frettolosamente "partorito" un regolamento per l'uso degli spazi esterni ai locali, con le sole valutazioni sull'impatto estetico e del decoro urbano, trascurando altri fenomeni connessi come il rumore, sollecitati solo da interessi di parte - afferma Mencarelli - la dice lunga sul ruolo delle associazioni di categoria che hanno spinto per la chiusura di una vertenza peraltro mai avviata con le associazioni dei consumatori. Bisogna assolutamente riaprire il tavolo della discussione e, se serve, modificare in meglio le decisioni già prese, integrando il regolamento con le osservazioni di tutti i diretti interessati". Certamente la sostanziale vacatio istituzionale che si registra in coincidenza del periodo elettorale non aiuta a risolvere il problema. "Se non si discute intorno ad un tavolo e si valutano insieme le eventuali iniziative correttive da intraprendere per consentire il commercio, ma anche il diritto dei residenti ad una tranquillità che gli spetta, cominciano le guerre - insiste Mencarelli -. Gli avvocati, le minacce, l'intervento delle forze dell'ordine, possono benissimo essere evitati se, usando un po' di buon senso, si ricerca una via di mediazione fra i vari interessi".
In realtà, al buon senso faceva appello anche Piacentini del Tres Jolie ma il produttore e organizzatore di eventi, se da un lato ha incassato solidarietà e plausi da alcuni suoi colleghi, ha raccolto tempesta sull'altro versante. E fuori dal suo locale, in piazza del Popolo, sabato notte, poche ore prima che venissero pubblicate le sue dichiarazioni, si è riproposto lo stesso problema di ogni fine settimana, con la presidente del comitato che è addirittura andata di persona a protestare. Insomma, la guerra agli schiamazzi notturni, o presunti tali, si fa sempre più accesa. A dire l'ultima, forse, non potranno essere neanche gli esiti delle denunce, se non si interverrà con un regolamento preciso e soprattutto con una buona dose di buon senso, quello - a parole - da tutti invocato.

Pubblicato il: 03/06/2009

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