Guerra del rumore, adesso basta: contro le segnalazioni di disturbi inesistenti, fioccheranno le denunce per calunnia

ORVIETO - Guerra del rumore, adesso basta: contro le segnalazioni di disturbi inesistenti, fioccheranno le denunce per calunnia. A reagire alle accuse mosse dal neo costituito "comitato cittadino antirumore per la difesa e la tutela della salute pubblica e la qualificazione del centro storico" è Michele Piacentini, produttore, organizzatore di eventi e gestore del locale in piazza del Popolo, Tres Jolie, uno di quelli al centro delle polemiche di questi giorni per la guerra che si è scatenata sulla Rupe per gli schiamazzi notturni e il rumore dei locali.

"È vero - dice Piacentini - da gennaio con l'inaugurazione di nuovi locali, qualche eccesso c'è stato. Ma è fisiologico. Ora tutti sono rientrati nei ranghi. E da un paio di mesi a questa parte, i 90% delle segnalazioni che vengono fatte a polizia e carabinieri sono del tutto inventate. Tanto è vero che le forze dell'ordine intervengono e, quando sono sul posto, non trovano nulla di irregolare. Questo la dice lunga sulla vera natura di un comitato che si è costituito nell'imminenza delle elezioni, mettendosi a raccogliere firme in maniera del tutto pretestuosa".

 "Quando si rispettano gli orari di chiusura e le comuni regole del buon senso, le segnalazioni alle forze dell'ordine non ragione di essere - insiste Piacentini -. Per questo mi domando se, a questo punto, non sia giusto procedere per calunnia o per diffamazione, se non addirittura per procurato allarme (anche se quest'ultimo è un reato che va d'ufficio)". Insomma, a quanto pare, la misura è ormai al colmo. "Sinceramente più di esporre cartelli all'esterno che invitano al silenzio - conclude Piacentini - e pagare un addetto alla sicurezza per limitare al massimo la sosta dei clienti fuori dal locale, non so proprio cosa fare".

Il gestore del Tres Jolie è anche contrario all'idea di costituire un contro-comitato, ipotesi che sta circolando tra i titolar di locali e street bar della Rupe, per rispondere all'offensiva del comitato guidato da Maria Silvana Cerquetti. "Evitiamo di fare comitati formali - dice Piacentini - e di riempire di carte le scrivanie, basta il buon senso e il rispetto delle regole".