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Gara di solidarietà per assistera la piccola cingalese di Porano

Molte le persone commosse dalla tragedia familiare. Il padre domenica notte ha accoltellato la moglie trentatrenne davanti agli occhi della figlia

ORVIETO - Gara di solidarietà per la piccola cingalese costretta ad assistere suo malgrado alla feroce aggressione della madre, per mano del papà. Per dare sostegno ed ospitalità alla bambina di appena sei anni si è scatenata una vera e propria corsa da parte della comunità cingalese, ma anche da parte di alcune famiglie italiane di Porano, commosse dalla tragedia familiare che, domenica notte, ha portato un cingalese di quarantasei anni, incensurato, Gunamuninge Nimalsiri De Silva ad accoltellare la moglie trentatrenne davanti agli occhi della figlia. La donna, Mahendrika Nirosheni, è ancora in gravi condizioni al Santa Maria della Stella di Orvieto. La piccola si trova con alcuni amici della coppia che, ad Orvieto, non ha altri parenti. Saranno però gli assistenti sociali a decidere a chi sarà meglio affidare la bambina, fino a che la madre non tornerà nelle condizioni per potersi occupare di lei. La trentatrenne, operata d'urgenza domenica notte, è tuttora ricoverata con prognosi riservata all'ospedale di Orvieto. Neanche i carabinieri hanno potuto ancora parlare con lei. A detta dei sanitari, non sarà nelle condizioni di farlo prima di altri due o tre giorni. La poveretta, infatti, ha perso molto sangue per le coltellate che il marito le ha inferto. Alle braccia, alle spalle, ma le ferite più profonde e gravi sono quelle agli arti inferiori. Il coltello da cucina utilizzato dall'uomo, infatti, le ha reciso l'arteria femorale e questa è anche la ragione per cui la giovane donna ha rischiato di morire dissanguata. L'arresto del cingalese che si è consegnato spontaneamente alla stazione dei carabinieri del paese, a pochi metri di distanza dall'abitazione dove è accaduto il fatto, dovrebbe essere convalidato in giornata. La famiglia viveva a Porano da poche settimane, ovvero da quando De Silva aveva preso a lavorare come badante presso un anziano del posto. Lei, invece, sembrava che non uscisse praticamente mai. La tranquilla comunità di Porano, sebbene sostanzialmente non li conoscesse, è sotto choc per quanto accaduto, domenica notte, nella piccola abitazione di via del Conicchio, al civico 2, quando da poco si erano spenti i fuochi e le danze per i festeggiamenti in piazza del santo patrono. Anche De Silva vi aveva partecipato - almeno così ricordano in paese - lasciandosi andare al ballo e forse anche a qualche bicchiere di troppo. Lo stesso bicchiere di troppo che pochi giorni prima gli era costato il ritiro della patente. Poi, nel cuore della notte, la tragedia. Pochi minuti prima delle 4, al culmine dell'ennesima lite con la moglie, con la bimba che dormiva con loro nella stessa stanza, De Silva prende il coltello e la strazia. Colpa della gelosia, l'ossessione di un matrimonio, forse, finito. Fatto sta che, quando alle quattro di notte varca la caserma di Porano, De Silva, imbrattato di sangue e ancora alticcio, pensa di averla uccisa la moglie. Il resto lo fanno i carabinieri che salvano la vita alla donna agonizzante nell'abitazione in una pozza di sangue e arrestano il marito per tentato omicidio, mentre quell'angioletto di appena sei anni piange tutto l'orrore e la paura del mondo, per quello che i suoi occhi non avrebbero mai dovuto vedere.

Pubblicato il: 27/05/2009

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