Orvieto. Costituito 'comitato antirumore'

ORVIETO - Si sentono abbandonati da tutti. Dal Comune e anche dalle forze dell'ordine. E allora si sono costituiti in comitato, il "comitato cittadino antirumore per la difesa e la tutela della salute pubblica e la qualificazione del centro storico". Ecco l'ultima battaglia sul fronte della guerra tra residenti e street-bar che va avanti ormai da anni, in assenza del  regolamento in materia che il Comune non si decide a mettere a punto.

"La nascita di questo comitato - esordisce la presidente Maria Silvana Cerquetti - è il frutto di una persistente quanto inspiegabile assenza di interventi, da molti e da troppo tempo sollecitati, da parte di chi avrebbe dovuto tutelare la salute pubblica e la vivibilità del centro storico, regolando il dilagare di un fenomeno, quello delle emissioni rumorose notturne, ma anche diurne, ignorando i vari esposti individuali, nonché una petizione sottoscritta da numerosissimi cittadini fin dal febbraio del corrente anno". Contestualmente alla nascita del comitato, i residenti del centro storico che lo compongono hanno provveduto a nominare un legale. Obiettivo: "ricondurre la situazione nei normali limiti della civile convivenza".

"Non siamo contrari alla rivitalizzazione del centro storico e non desideriamo che Orvieto sia una città morta - spiegano dal comitato - ma auspichiamo l'incremento di tutte le attività culturali e di qualità. Non è sviluppo della città, però, permettere che  giovani ubriachi, sotto l'effetto dell'alcool, si abbandonino ad intemperanze di ogni tipo fino alle prime ore del mattino. Parallela all'esigenza dei giovani di divertirsi, c'è quella di chi vuole dormire in orari accettabili, magari perché il giorno dopo deve lavorare, l'esigenza di chi è malato, l'esigenza dei turisti che malauguratamente hanno scelto una camera nel centro storico".

A questo proposito il comitato minaccia anche di passare alle vie legali per ottenere risarcimenti, qualora la situazione dovesse perdurare.

"Ormai neanche di giorno pare ci si possa sottrarre al frastuono - tuona la presidente -, solo pochi giorni or sono è stata concessa dalle 17 alle 21 una piazza centralissima per un concerto rock, impedendo di fatto anche di lavorare agli uffici limitrofi, tale era il livello rumoroso. Per non parlare delle ormai frequenti feste, organizzate in un altro centralissimo slargo cittadino che cominciano nel pomeriggio e terminano a tarda notte".