Carla Del Ponte ha ricevuto il premio internazionale per i diritti umani 'Città di Orvieto'

ORVIETO - "Sono emozionata. Anche a nome delle vittime dei crimini, ringrazio Orvieto per questo premio che è un riconoscimento anche ai miei collaboratori. Ho semplicemente lavorato con tanta passione ed energia in un lavoro in cui credo. L'esistenza dei tribunali penali internazionali è immensamente importante contro l'impunità dei potenti. I tribunali sono una fonte essenziale per la giustizia internazionale che, tuttavia, è ancora molto lontana dal raggiungimento dei suoi obiettivi". Con queste parole Carla Del Ponte - magistrato, attualmente ambasciatore della Confederazione Elvetica in Argentina, ex procuratore capo dei tribunali penali internazionali per il Ruanda e l'ex-Jugoslavia - ha ringraziato per il premio internazionale per i diritti umani "Città di Orvieto" che le è stato conferito ieri dall'amministrazione.

Per volontà della vincitrice, il riconoscimento che consiste nella somma di 10mila euro, sarà destinato alla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, le cui attività sono quelle di promuovere la ricerca e lo studio sulla criminalità organizzata al fine di favorire lo sviluppo di una cultura antimafiosa nella società e contribuire al potenziamento dell'azione di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso.

La cerimonia, a palazzo del Popolo, è stata presieduta dal sindaco del Comune di Orvieto Stefano Mocio, dall'assessore agli Eventi culturali Pirkko Peltonen, dal giudice della corte costituzionale Gaetano Silvestri e dal membro fondatore della giuria del premio Clelia Piperno. Presenti: il vescovo di Orvieto Giovanni Scanavino e alte cariche istituzionali tra cui il procuratore della Repubblica di Terni e il prefetto di Terni. L'evento ha richiesto, per due giorni, servizi di prevenzione, vigilanza, ordine e sicurezza pubblica ingenti.