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Fabro. Indagini aperte sulle lettere minatorie a Terzino e Fucili

Il clima che si è cretaqo sta avvelenando la campagna elettorale

FABRO - Un clima di minacce e intimidazioni sta avvelenando la campagna elettorale di Fabro, in vista delle imminenti amministrative di giugno. Dopo le minacce al candidato sindaco del Pd Maurizio Terzino ("La forza del rinnovamento per Fabro"), si scopre che anche il candidato sindaco Giancarlo Fucili (socialista) a capo della lista civica "Crescere insieme Fabro", ha ricevuto una lettera intimidatoria. Fucili l'avrebbe addirittura ricevuta prima del suo avversario, ma si sarebbe deciso a denunciare l'accaduto solo dopo aver saputo della lettera recapitata  a Terzino. "Lì per lì non le avevo dato peso" ha detto Fucili.  La missiva gli è stata fatta trovare sulla porta del negozio che la moglie del candidato socialista gestisce a Fabro scalo. Come  nel caso di Terzino, si invitava il candidato a fare un passo indietro, se voleva evitare che venisse fatto del male alla sua famiglia. 

Le lettere adesso sono entrambe nelle mani dei carabinieri.  Sotto sequestro. Per i militari dell'Arma ci sono pochi dubbi rispetto al fatto che dietro si celi la stessa penna.  Anonime, scritte a mano, in stampatello, con qualche errore grossolano, le lettere farebbero pensare ad un unico, quanto misterioso, autore.  Anche se non è ancora chiaro in quale ambiente possano essere maturati i rancori che avrebbero mosso la mano dell'anonimo estensore delle missive.

Nella stazione dei carabinieri di Fabro, intanto, sono già passate sei o sette persone, tutte della zona, sentite dai militari per cercare di far chiarezza e restituire la serenità ad una campagna elettorale, profondamente turbata dagli episodi.

Ed è proprio per ristabilire un punto di legalità e di certezza che, adesso, i tre candidati sindaco del paese  - a Fabro è candidato anche Walter Moretti con la lista civica "Alternativa per Fabro" - hanno deciso di uscire allo scoperto in maniera congiunta. Per prendere le distanze da logiche che tutti in paese dovrebbero respingere.  Questa la loro presa di posizione, affidata ad una nota congiunta. "Le ripetute lettere ricevute dai due capolista, contenti avvertimenti, gravi minacce ed intimidiazioni di vario genere, sono manifestazioni di un modo di fare e di operare che non appartengono ai protagionisti di questa competizione  elettorale, né più in generale, ai cittadini del nostro Comune. Gli umbri in generale e i cittadini fabbresi, sono persone che rigettano con forza questo modo di agire, questi metodi vili ed intimidatori che nulla hanno a che vedere con la nostra storia e la nostra tradizione. Un sano confronto democratico, non può essere oscurato da simili  gesti. Ognuno di noi si è messo in gioco e a disposizione dei cittadini al solo scopo di dare un contributo positivo al migliorameto del paese. Confidiamo nell'operato delle forze dell'ordine, che sin dal primo momento hanno mostrato un grande impegno e competenza nello svolgimento dell'attività di indagine volta ad individuare i responsabili di tali deplorevoli ed ignobili comportamenti".

Pubblicato il: 22/05/2009

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